SERIE B – Tempo di presentazione in casa bianconera. Il presidente: “Non c’è foga di vincere a tutti i costi, la società è contenta del clima instaurato”
di Matteo Rossi
A margine della conferenza stampa di presentazione del nuovo bianconero Simone Padoin a parlare è stato anche il presidente dell’Ascoli Calcio Giuliano Tosti, che ha toccato diversi argomenti: “Questa presentazione si potrebbe anche non fare – dice Tosti – Padoin è conosciuto in tutta Italia e in tutto il mondo. Il capolavoro lo hanno fatto lui e il ds Tesoro. Il brand dell’Ascoli cresce grazie a questi movimenti, figli tutti del patron Pulcinelli. Padoin è il classico giocatore che potrebbe giocare fino a quarant’anni, credo che ce lo godremo per parecchi anni. Per mentalità, professionismo e caratteristiche fisiche sarà un grandissimo valore per noi. Avevamo provato a portarlo ad Ascoli quando era nell’Atalanta – scherza ancora il presidente – ma poi abbiamo perso con la concorrenza della Juventus e abbiamo preferito fargli fare quell’esperienza. La società è contenta per il clima instaurato quest’estate. Non c’è la foga di vincere a tutti i costi, sappiamo di avere una squadra completa che ha bisogno di un po’ di tempo per arrivare a regime.

I buoni propositi ci sono in tutta la città. La squadra fatta, anche con Padoin, è una miscela di tutto e di più: da esperti a giovani fortissimi, una squadra mista che ci può far divertire ogni settimana. Da Cruz? Penso che abbiamo il 60% di possibilità che si ridimensioni. Multe allo stadio? È arrivata una direttiva dalla Lega: lo Stato non vuole più ammettere forze pubbliche allo stadio. Da quest’anno le normative sono tante e cambiate e la società deve avere la sua sicurezza. Ad Ascoli quando lo steward dice di dover pendere una determinata posizione il tifoso deve avere un comportamento civile, in quel momento lo steward è una forza pubblica. La doppia curva – conclude Tosti – l’ho vista come una cosa positiva. La tifoseria divisa fa più rumore ma spero che in poco tempo si abbatta la Curva Sud perché quello è il posto dei tifosi bianconeri, soprattutto degli Ultras. In tutto questo ci vuole un po’ più di cultura dentro lo stadio come si fa in altre nazioni”.


Author: Alessandro Molinari
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