Tittarelli-Jesina scommessa vinta: “E pensare che non scorreva buon sangue con la tifoseria, mi piacerebbe rimanere”

PROMOZIONE – L’attaccante dei leoncelli racconta aneddoti e segreti del suo quinto salto di categoria. “A Natale la bronchite mi aveva messo ko”

Non solo la vittoria del campionato di Promozione Girone A per la Jesina, che domenica scorsa ha superato in rimonta al Carotti il Trodica ottenendo il titolo di campione regionale. Con l’attaccante Gabriele Tittarelli, autore del goal del pari dal dischetto, abbiamo ripercorso la stagione trionfale dei leoncelli: ” Quest’anno è stato particolare già dall’inizio, perché ero indeciso se venire a Jesi, perché non scorreva buon sangue con la tifoseria, ma volevo fare questa scommessa. Ho accettato per riscattarmi e ce l’abbiamo fatta. Ho ritrovato Massei, Zandri e Lapi con cui ho vinto un campionato a Macerata. Siamo molto legati e questa è stata una grande forza. Ci ha fatto vincere il campionato l’unione del gruppo, anche quando qualche mese fa sembrava impensabile ed eravamo proiettati ai playoff. Siamo rimasti sempre uniti, aiutandoci l’uno con l’altro e questo ha fatto la differenza. Omiccioli? Il mister ci ha dato una scossa senza nulla togliere a Giorgini. Siamo cambiati sia fisicamente che tecnicamente e abbiamo messo alcune toppe su alcune lacune che avevamo. Le potenzialità della squadra sono innegabili. Con la qualità e la forza abbiamo dimostrato di essere la squadra più forte”.

Questo con la Jesina è il quinto campionato vinto per il valido attaccante di Cingoli, che si conferma un autentico specialista in promozioni: ” Ho vinto a Marina di Montemarciano attraverso i playoff il girone A di Promozione. Poi l’anno dopo ho vinto sempre a Fabriano tramite i playoff. E infine poi ho vinto a Tolentino e a Macerata. Quindi questo è il mio quinto campionato vinto. Se trovo un parallelismo tra questa vittoria con la Jesina in rimonta e quella a Macerata anche una vittoria dopo una rimonta e cavalcata incredibile? A Macerata è stata forse più un’impresa perché abbiamo fatto undici vittorie di fila. Quando si compiono queste imprese ci vuole un mix di mentalità e fortuna, perché serve anche quella. Bisogna non mollare mai”. Jesina che quest’anno non ha mai potuto contare sull’apporto dei tifosi che, in segno di rottura con il presidente Chiariotti, hanno deciso di disertare le partite sia in casa che in trasferta: ” Ho avuto sempre buoni rapporti con la curva della Jesina. Sia io, che Lapi che Trudo abbiamo provato a farli riavvicinare nonostante la rottura con la società. Hanno preso questa presa di posizione e l’hanno portata avanti tutto l’anno. Credo che comunque anche loro siano contenti di questa vittoria“.

Una stagione non facile per Tittarelli, che spesso è stato out per dei problemi fisici che lo hanno costretto a saltare qualche spezzone di un torneo dove comunque è riuscito a graffiare per otto volte: ” A Natale ho preso una bronchite acuta e sono dovuto stare fuori diverso tempo. Dopo mi ci vuole tempo per ritrovare la condizione fisica migliore e di conseguenza il mister è stato costretto a farmi giocare solo degli spezzoni di gara perché non ero al meglio”. L’attaccante classe 1994 dà uno sguardo anche alla Cingolana, che sabato si gioca al Della Vittoria di Tolentino lo spareggio per la vittoria del campionato di Seconda Categoria Girone F con il Ripe San Ginesio, e alla Maceratese, tornata in Serie D dove gioca il suo compaesano Danny Ciattaglia: “Ho grande ansia per questo spareggio. È una settimana che prepariamo questa partita a Cingoli. Sono felicissimo sia per la Maceratese, perché l’ultimo campionato vinto lo avevamo vinto noi quattro anni fa, ma anche per Danny perché a inizio anno, quando era al Perugia, mi ha chiesto dei consigli per andare a Macerata e io gli ho detto di andare perché Macerata è una grande piazza. Gli auguro il meglio e spero sia l’inizio di una buona carriera”. In chiusura sul futuro: ” Con il presidente sono in buonissimi rapporti e abbiamo già iniziato a parlare del prossimo anno. Mi piacerebbe rimanere alla Jesina anche in Eccellenza se ci sono i presupposti giusti, anche perché non mi va di cambiare sempre squadra ogni anno. Vedremo”.

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