Tesoro-Ascoli, grande amore: “Ci siamo, squadra buona grazie a Pulcinelli e Tosti”

SERIE B – Il ds dei bianconeri fa il punto della situazione sul mercato: “Ninkovic poteva andare al Partizan, Ciciretti è stata una possibilità. Abbiamo 23 giocatori dello stesso livello”

di Mario La Rocca

Il mercato bianconero ha chiuso i battenti ed il direttore sportivo dell’Ascoli Calcio Antonio Tesoro ne parla con soddisfazione: “Volevo ringraziarvi per gli attestati di stima e di apprezzamento che avete dato al calciomercato e di questo ne sono contento ed orgoglioso. Il mio lavoro è stato possibile perché lavoro in una grande società, grazie al patron Pulcinelli che mi dà tranquillità lasciandomi ampia libertà, ringrazio anche di cuore il presidente Tosti che per me è un punto di riferimento sotto ogni punto di vista a partire da quello umano. Voglio ringraziare la stampa per la correttezza con la quale ha lavorato sotto mercato, mi scuso se ho peccato in comunicazione durante questo periodo. L’obiettivo quando si è insediata la società era quello di cambiare, lo scorso anno abbiamo lavorato in emergenza per i tempi in cui siamo arrivati, quest’anno abbiamo dato vita ad un secondo step del progetto, dal punto di vista patrimoniale abbiamo un valore più alto. Ho notato anche un interesse diverso verso l’Ascoli durante il mercato, ora la società è tornata importante”.

Tesoro teme sulle forti pressioni che i media stanno mettendo alla squadra: “In questo momento abbiamo molte pressioni, forse troppe. Ad oggi non siamo in grado e nemmeno strutturati per vincere il campionato, siamo una squadra molto buona in un campionato dove si è alzato il livello. Le squadre superiori sono quelle retrocesse che beneficiano del paracadute: Empoli, Chievo e Frosinone, ci sono poi Cremonese e Benevento che hanno deciso di spendere molti soldi e queste secondo me sono le società che lotteranno per vincere. Ci sono poi una serie di buone squadre come Perugia e Crotone e tra queste ci metto anche l’Ascoli. Squadre con una rosa strutturata che possono fare un campionato divertente, quello che vorrei fare io, lottare e giocarmela su tutti i campi. Abbiamo 23 giocatori e faccio fatica a stabilire chi sono i titolari e chi i panchinari, questo è quello che ci è mancato lo scorso anno. Una rosa competitiva può portare ad una gestione più difficile del gruppo”. Forse manca un tassello a sinistra? “Se parlate con Padoin lui vi dirà che è un terzino sinistro o una mezz’ala sinistra, quindi lì non abbiamo lacune”.

Un affare sfumato? “Quando siamo partiti avevamo delle gerarchie sulle cose da fare, ad esempio Gravillon era una prima scelta ma ad inizio anno non è stato possibile prenderlo, a quel punto la prima scelta è diventata Brighenti ma la trattativa è stata lunga, estenuante ed alla fine non siamo riusciti a prenderlo. A quel punto proprio nelle ultime ore di mercato si è aperta la porta per prendere Gravillon che in meno di cinque ore mi ha dato l’ok”. Ninkovic? Per lui avevamo un’offerta interessante ma non abbiamo ritenuto congruo il valore, c’era alla fine il Partizan di Belgrado che voleva riprenderlo in prestito, ma era complesso”. Ciciretti? “E’ stata una possibilità di fine mercato, aveva grande voglia di ritornare, le condizioni potevano essere vantaggiose ma per farlo dovevamo fare delle uscite davanti, sarebbe stata un’alternativa tattica importante”.

Alessandro Molinari
Author: Alessandro Molinari

Sono un amministratore

Potrebbe interessarti anche

                       

Articoli correlati

                       

Dalla home
VUOI RIMANERE SEMPRE AGGIORNATO?

Iscriviti al nostro
canale telegram

Tag
Autore

I Più LETTI
DELLA SETTIMANA

I Più condivisi
DELLA SETTIMANA

 

Ultime NEWS