Risalgono all’ottobre 2023 a Cingoli e Staffolo i fatti su cui hanno indagato i militari
Arrestato in Francia un 38enne tunisino per tentato omicidio, danneggiamento e porto illegale di armi su mandato d’arresto europeo emesso nel settembre scorso dal gip del Tribunale di Macerata.
Ieri, presso l’Ufficio di Polizia di Frontiera di Ventimiglia (Imperia), è stato consegnato, dalla Polizia Penitenziaria Francese alle Autorità Italiane. Risalgono all’ottobre 2023 a Cingoli (Macerata) e Staffolo (Ancona) i fatti su cui hanno indagato i militari della Sezione Operativa del Comando Compagnia Carabinieri di Macerata e della Stazione Carabinieri di Cingoli, congiuntamente ai militari del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Macerata.
Tramite accertamenti di vario tipo, erano stati individuati individuare, già dallo scorso giugno, i due presunti autori, un pastore sardo e un tunisino, a carico dei quali sono state emesse le ordinanze di applicazione della misura cautelare. Il movente dei reati è riconducibile all’attività lavorativa svolta dal pastore sardo che effettuava assunzioni fittizie di lavoratori per la propria azienda agricola e di ovinicoltura, a cui chiedeva anche somme di denaro per avere la cassa agricola. Il pastore sardo, ora 46enne, residente a Staffolo, è stato posto agli arresti domiciliari il 29 giugno 2024, mentre a carico del 38enne non è stata eseguita la misura della custodia in carcere poiché si è reso irreperibile sul territorio Italiano. Ulteriori indagini esperite tese alle ricerche del tunisino latitante hanno permesso di individuarlo in Francia, dove è stato rintracciato e arrestato su Mandato di Arresto Europeo. Dopo l’iter per l’estradizione, è stato scortato fino all’Ufficio di Polizia di Frontiera di Ventimiglia, dove è stato assicurato alla Giustizia Italiana. (ANSA)
