“Tempi liste d’attesa triplicati, Sileri lo sa?”, Paolini (Pd) all’attacco

“Il sottosegretario M5s chieda ad Acquaroli a che punto è la riapertura dei piccoli ospedali”

“Essendo spesso intervenuto sul tema dell’ospedale di San Benedetto del Tronto, ho molto apprezzato le parole del commissario del Circolo Nord Elio Costantini che ha sottolineato la totale assenza del governatore Acquaroli in occasione della visita del sottosegretario Pierpaolo Sileri all’ospedale Madonna del Soccorso”, afferma Alvaro Paolini ex segretario circolo Primo Gregori Pd di Porto d’Ascoli.

“Mai mi sarei aspettato, però, la nota dello stesso sottosegretario pentastellato, che assume i contorni di una excusatio non petita, soprattutto alla luce delle parole espresse. Forse il sottosegretario non è stato bene informato – o è stato artatamente informato male – visto che a San Benedetto la campagna elettorale per le amministrative si è chiusa da otto mesi e quella per le regionali si è conclusa due anni e mezzo fa”.

Continua Paolini: “Condivido che sulla sanità non si debba fare la campagna elettorale, chiaro. La sanità bisogna farla per i pazienti, ma se in due anni e mezzo il governo regionale di centrodestra ha completamente depauperato i servizi sanitari territoriali e ospedalieri nella nostra provincia tutto ciò è inaccettabile, perché questo incide sulla vita delle persone, non sulla campagna elettorale.
Ma volendo tornare alla richiamata campagna elettorale e alle sue promesse, il sottosegretario che sente quotidianamente il presidente Acquaroli e l’assessore Saltamartini, coi quali addirittura dichiara di essere in “piena sintonia”, potrebbe chiedergli a che punto sia la riapertura dei piccoli ospedali tanto sbandierata?”.

Ancora Paolini: “Forse sarebbe anche opportuno chiedere come mai si siano bloccati tutti gli investimenti e i programmi dalla medicina d’urgenza alla traumatologia, dalla medicina territoriale alla prevenzione che erano stati già messi in campo dalla precedente giunta. E ancora, come mai i tempi delle liste di attesa si sono triplicati?
Come mai gli operatori hanno più volte proclamato lo stato di agitazione sindacale in quanto sottoposti ad uno stress continuo e da due anni sono ormai sempre sotto organico? Come mai l’unica nota di rilievo fatta dalla Regione è stata l’abrogazione della delibera che prevedeva un ospedale di primo livello?

Dato che l’opinione pubblica e i cittadini non riescono a dialogare con la giunta regionale, sarebbe auspicabile che il sottosegretario che ha settimanalmente rapporti con il governo regionale – conclude Paolini – si adoperi per chiedere conto di tutto ciò, tenendo anche a mente che in caso di nuova visita all’ospedale di San Benedetto non necessitiamo di un portavoce dei saluti di Acquaroli ma di un reale impegno per migliorare le condizioni di lavoro degli operatori”.

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