La replica dello staff
Il ‘Ristorante Cinese e Orientale Ancona‘, al centro della cronaca negli ultimi giorni, replica alla notizia della sua chiusura disposta dalla Polizia di Stato. Insieme alla Polizia Locale e all’Asur nel ristorante sono stati trovati oltre 15 kg di merce scaduta. Come riferito dalle autorità, non era presente l’abbattitore e si sospettava la profilerazione di escherischia coli. Inoltre, la cucina e i frigoriferi erano stati trovati sporchi durante l’ispezione.
“In relazione a quanto apparso sulla stampa e sui media nei giorni scorsi, la proprietà del ristorante, – si legge in una nota – nel riservarsi di agire nei confronti di coloro che hanno diffuso notizie false e gravemente lesive del buon nome e di anni di attività dell’esercizio, costantemente controllato senza alcun rilievo, tengono a precisare che in seguito all’ispezione del 2 dicembre scorso, nessuna chiusura, né del ristorante cinese, né del sushi, è mai stata disposta dall’autorità intervenuta“.
“Non corrisponde inoltre in alcun modo al vero che siano stati trovati 15 o addirittura 40 kg di pesce scaduto (come riportato dalla stampa): in frigo, come rilevabile dai verbali, vi era meno di 1 kg di pesce congelato scaduto il 1 dicembre (vale a dire il giorno prima dell’ispezione), in attesa di essere smaltito. Nessun batterio, di nessun tipo, e stato rilevato nei cibi o altrove. Le notizie apparse, che hanno allarmato i clienti e svuotato il locale, sono quindi del tutto infondate. Abbiamo sempre avuto il massimo rispetto della clientela e delle leggi che regolano la nostra attività: un pavimento può essere non perfettamente pulito a fine servizio e con il locale pieno, magari ci meritiamo la multa che c’è stata comminata, ma non certo questa assurda ed infondata gogna mediatica“.
“Il ristorante è aperto, la qualità e l’igiene garantite, come da ormai oltre vent’anni… Confidiamo in un efficace smentita di chi, forse avendo informazioni sbagliate, ci ha ingiustamente denigrato”.
