Superbonus, novità sulle scadenze e sugli edilizi “optabili”

Un decreto ha prorogato il termine per l’aliquota agevolata del 110%

Nuovo aggiornamento delle scadenze relative al superbonus. Un recente decreto ha infatti prorogato di 3 mesi, dal 30 settembre 2023 al 31 dicembre 2023, il termine ultimo per godere dell’aliquota agevolata del 110% per le unifamiliari che al 30 settembre 2022 avevano già raggiunto una percentuale di completamento dei lavori pari almeno al 30%. Con la fine del 2023 scade anche il superbonus al 90% per le spese sostenute dalle persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di impresa, arti e professioni, per interventi avviati a decorrere dal 1° gennaio 2023 su singole unità immobiliari.  

Intanto l’Agenzia delle Entrate ha fornito sia conferme che alcuni chiarimenti in riferimento ai Bonus edilizi “optabili” (Superbonus e altri bonus edilizi) nel caso di opzione per lo sconto in fattura. In riferimento, ai contribuenti per i quali l’agevolazione sorge secondo il criterio di cassa (in primis, i “privati”). L’Agenzia delle Entrate ha ribadito che: in caso di sconto totale in fattura, cosa che può avvenire solo in presenza di Superbonus al 100%, l’agevolazione nasce obbligatoriamente (mancando il pagamento) con la data di emissione della fattura. Al contrario, in caso di sconto parziale in fattura, l’agevolazione sorge integralmente (quindi anche per la parte “scontata”) nell’annualità in cui il committente-beneficiario effettua il pagamento, con lo specifico bonifico, della parte non coperta da sconto; tale annualità, pertanto, può anche essere successiva alla data di emissione della fattura.

Un elemento di novità riguarda l’identificazione del momento in cui va considerata emessa la fattura. Tale elemento è oggetto di chiarimento, in quanto finora, in ambito Superbonus, non era stato trattato in modo particolarmente esplicito e, conseguentemente, potrebbe aver creato una comprensibile confusione nonché comportamenti non corretti da parte dei contribuenti. La rilevanza sta nel fatto che, dall’individuazione della data di emissione della fattura discende, infatti, quella che è la data in cui si considerano sostenute le spese “scontate”. Ma di questioni collaterali da risolvere, anche per questo ambito, ce ne sono e di grande rilievo. A 7 anni di distanza dal sisma del 2016 i dati analizzati dal Centro studi Cna Marche, evidenziano come nell’area del cratere la provincia di Ascoli Piceno abbia subito una comprensibile diminuzione del numero di imprese attive (-7,6%), tuttavia sensibilmente meno marcata rispetto a quella registrata in tutte le Marche (-8,9%).

Author:

Potrebbe interessarti anche

                       

Articoli correlati

                       

Dalla home
VUOI RIMANERE SEMPRE AGGIORNATO?

Iscriviti al nostro
canale telegram

Autore

I Più LETTI
DELLA SETTIMANA

I Più condivisi
DELLA SETTIMANA

 

Ultime NEWS