Stura goleador con amarcord: “Lasciare l’Appignanese è stato difficile ma non potevo fare altrimenti”

SECONDA CATEGORIA – Il classe ’97 sceso per motivi di lavoro di due livelli, partito forte all’Atletico Macerata con 3 gol: “Accolto benissimo”

Un avvio di stagione da incorniciare per il terzino ed esterno offensivo Samuele Stura che con la nuova maglia dell’Atletico Macerata he messo a segno tre reti in partite ufficiali, una in Coppa Marche contro l’Helvia Recina e due consecutive in campionato contro Stese e United Civitanova che sono valse un punto per i biancorossi. Abbiamo chiesto proprio a Stura le sue impressioni su questo super inizio di stagione e sulla partita casalinga di sabato contro la United Civitanova terminata in parità 1 a 1: ” Sabato siamo partiti bene passando in vantaggio. Poi piano piano è venuto fuori l’avversario a cui faccio i complimenti perché hanno un realizzato un bellissimo goal. Gli ultimi dieci minuti invece siamo rivenuti fuori noi e con qualche contropiede abbiamo costruito qualche buona opportunità per portare a casa l’intera posta in palio. Da apprezzare comunque l’atteggiamento della squadra di lottare e soffrire insieme nonostante le difficoltà che ci ha creato la United Civitanova. È un punto importante anche se chiaramente essendo passati in vantaggio potevamo fare qualcosa in più. Per quanto riguarda il mio avvio di stagione non posso che ringraziare i miei compagni perché i goal che sono venuti è grazie a loro che mi hanno messo nelle migliori condizioni per realizzarli“.

Dopo una vita passata a difendere i colori dell’Appignanese, squadra del paese in cui vive, il calciatore classe 1997 ha deciso di scendere di due categorie e sposare il progetto della società con a capo il presidente Matteo Seccaccini: ” Io sono stato sempre con l’Appignanese fin dai cinque-sei anni e quindi per me lasciare Appignano è stato difficile perché per me è come una seconda casa. Mi è dispiaciuto tantissimo andare via, ma purtroppo non potevo fare altrimenti perché con il lavoro non riuscivo più a conciliare gli allenamenti. Tra le varie proposte che avevo sul tavolo, alla fine ho deciso di accettare quella dell’Atletico Macerata, sia per il grande interesse che il presidente ha mostrato nei miei confronti, perché mi ha voluto a tutti i costi, e poi sia per mister Tassi, che già conoscevo avendolo avuto un breve periodo. Mi sono trovato benissimo fin da subito in questo nuovo ambiente. Ho trovato un grande gruppo di amici che mi ha accolto benissimo, a partire dai compagni, passando per lo staff tecnico e la società. Mi hanno fatto sentire uno di loro e questa cosa lo ho apprezzata tantissimo”.

Dopo due pareggi consecutivi per l’Atletico Macerata, sabato pomeriggio si prospetta la difficile trasferta di Civitanova Marche contro il Santa Maria Apparente, in testa alla classifica e a punteggio pieno dopo due giornate: ” Sarà una partita difficile perché il Santa Maria Apparente è una squadra attrezzata che punta ai vertici della classifica. Noi, come le altre partite e in allenamento, dobbiamo mettere il massimo impegno per portare a casa il massimo. Dovremo essere compatti e aiutarci l’uno con l’altro, come ci chiede il mister. L’obiettivo è portare a casa punti anche in una partita tosta come questa”. Infine uno sguardo agli obiettivi personali e di squadra: ” Il mio obiettivo personale si sposa con quello di squadra, ossia quello di fare più punti possibili a prescindere dai goal che se poi arrivano e aiutano la squadra ben venga. L’importante è raggiungere l’obiettivo che ci ha prefissato la società e divertirci, come ci dice sempre il nostro presidente. Prima dobbiamo fare più punti possibili per raggiungere la salvezza, poi toglierci qualche soddisfazione. Momentaneamente abbiamo qualche assenza che pesa ai fini del gioco. Siamo una squadra giovane e nuova, messa insieme quest’anno. Penso che il lavoro del mister e del suo staff pian piano sta dando i suoi frutti perché non è semplice amalgamare una rosa completamente rinnovata. Stiamo facendo bene, speriamo di continuare così”.

Author: Nicolò Ottaviani