ECCELLENZA – Il difensore premiato per le presenze parla dell’ultimo stop. Vincere per aggiudicarsi i playoff senza dipendere dagli altri
Ha rallentato leggermente la propria marcia in zona playoff il Tolentino, reduce da tre pareggi consecutivi. L’ultimo in ordine di tempo domenica pomeriggio al Della Vittoria nello scontro diretto con l’Urbino. Con il difensore Emanuele Strano, premiato dalla società del presidente Romagnoli prima del match per aver tagliato il traguardo delle 200 presenze in maglia cremisi, abbiamo rivissuto il match dello scorso weekend, terminato con un ics a reti bianche: ” Le presenze sono una soddisfazione, anche se sono circa 215 e non 200, Questo però non è un punto di arrivo perché voglio continuare su questo trend per raggiungere altri record. La società ha omaggiato me e altri compagni (ndr Capezzani e capitan Tizi per la 150 presenze) e ci tengo a ringraziarla. Sulla partita: il risultato ci può stare, anche se abbiamo avuto qualche occasione più nitida noi i portieri sono stati inoperosi. È stata una partita fisica e di livello superiore che secondo me abbiamo preparato e interpretato benissimo. Espulsione? Avrei potuto evitare la prima ammonizione. Sulla seconda l’arbitro ha visto pericolosità nel mio intervento, ma credo che avrebbe potuto evitare visto che mi aveva ammonito poco prima ed è stata una partita corretta. Ma gli arbitri da fuori hanno un altro metro di giudizio e quindi potevo stare più attento. Quest’anno abbiamo avuto tre-quattro arbitri da fuori e abbiamo sempre terminato la gara in dieci e con molti ammoniti, quindi dobbiamo cambiare atteggiamento e stare più attenti. L’espulsione è stata eccessiva, ma l’importante è come ha risposto la squadra che anche in dieci ha avuto il giusto atteggiamento e ha tenuto bene il campo”.
Dopo un inizio di stagione a rilento, la squadra di Passarini è venuta fuori alla distanza, trovando continuità di risultati e prestazioni: ” Siamo partiti a singhiozzo, ma ci può stare perché la squadra era nuova e le idee del mister hanno bisogno di tempo per essere assimilate. Abbiamo fatto sempre le prestazioni e abbiamo messo quasi sotto tutti e questo è motivo di soddisfazione. Calo? Ci può stare un calo fisiologico nelle ultime gare, anche perchè hanno giocato sempre gli stessi visto che abbiamo avuto qualche infortunio. Adesso abbiamo la rosa quasi al completo. Ci è mancata un po’ di incisività in avanti. Abbiamo preso goal stupidi che magari in questo momento facciamo fatica a recuperare. Ben venga la pausa e da ieri la testa è alla prossima partita”. Un’altra vittoria per Strano e compagni è sicuramente aver riacceso l’entusiasmo della piazza cremisi dopo qualche anno non entusiasmante: “Sono nove-dieci anni che sono a Tolentino. Sono stato negli anni della Serie D, quando siamo arrivati terzi in classifica, ma non avevo mai visto questo calore. Con i tifosi abbiamo instaurato quasi un rapporto familiare. C’è una partecipazione collettivamente impressionante che non avevo mai visto prima d’ora. Ora dipende tutto da noi. Proveremo a vincere più partite possibili. Abbiamo gettato le basi per un futuro importante”.
Ora ci saranno due settimane di pausa che porteranno il Tolentino alla trasferta di Matelica contro i biancorossi degli ex Ionni, Frulla e Mengani. Alla squadra dell’illustre ex Paolo Passarini serviranno i tre punti per staccare il biglietto per i playoff: ” In questa pausa ci prepariamo a dovere e recuperiamo che fa parte del lavoro. Con il mister faremo il punto della situazione e vedremo. Ci manca un ultimo step in una gara che, al contrario di quello che dicono tutti, non è scontata. Io sarò squalificato, ma comunque sarò lì a supportare la squadra. Playoff in trasferta nell’eventualità? Abbiamo dimostrato di giocare meglio in trasferta che in casa, dove le condizioni del nostro campo non ci agevolano. La prima sarà con il Chiesanuova se ci saremo poi quello che succederà successivamente non lo so. Ci affascina e siamo carichi”. Infine, per chiudere sulla sua stagione a livello personale dopo due annate difficili a Macerata: ” Sì, per me personalmente è una stagione positiva. Funziona tutto bene e ci sono giocatori forti come c’erano anche a Macerata. Una buona stagione l’hanno fatta tutti, perché è figlia di un contesto che funziona bene. Vedremo come andrà a finire. Il calcio ti dà l’opportunità sempre di riscattarti. L’ultima stagione a Macerata è stata difficile sia per me che ero capitano che per i miei compagni. Sono stati due che mi sono serviti per crescere e per comportarmi in maniera più costruttiva”.
