Strage di animali ad un passo dal centro abitato

Sei pecore sbranate e un montone gravemente ferito alle porte di Castelfidardo. Si temono lupi o cani selvatici

Sei pecore sbranate e un montone gravemente ferito la scorsa notte alle porte di Castelfidardo. Un’incursione di lupi o cani selvatici, spetterà al veterinario dell’Asur stabilirlo, che segue l’attacco di venerdì sera con un vitello morto. Un weekend nero a neanche 200 metri dall’abitato. Siamo in contrada Pescara, nell’allevamento di Roberto Magnaterra che giusto il mese scorso ha denunciato altre 4 perdite tra le capre della fattoria didattica, proprio di fianco alla stalla dove si allevano mucche e vitelli per produrre latte fresco, mozzarelle, formaggi e carne.

Tutti prodotti che poi vengono proposti nel punto vendita aziendale o nei mercati di Campagna Amica. L’incursione dei selvatici è avvenuta nella notte. Gli animali sono riusciti a superare i quasi 2 metri di recinzione a protezione dei capi. La macabra scoperta intorno alle 5.30 quando Magnaterra si è recato sul posto per dar da mangiare ai suoi animali. “Non so ancora con che coraggio riesco ad andare alle stalle quando ancora non è giorno, viene voglia di mollare tutto”, ammette nello sconforto.

Coldiretti da tempo denuncia che la presenza di questi animali nei pressi dei centri abitati è il segno più evidente di un equilibrio degli habitat che è stato perduto. Finora per quanto riguarda le predazioni si è intervenuto sulle aziende agricole con finanziamenti per l’acquisto di recinzioni e cani da pastore ma se guardiamo agli indennizzi, questi coprono a stento lo smaltimento delle carcasse e, per di più, non sono riconosciuti le morti collaterali come nei casi di animali schiacciati nella calca o andati perduti nella fuga. Senza contare che oltre al danno diretto delle uccisioni, va calcolata la perdita di reddito dovuta anche al crollo della produzione di latte, causa stress, degli animali sopravvissuti.

Secondo gli ultimi dati della Regione Marche nel 2021 da gennaio a settembre si sono verificati 59 assalti, tutti di lupi, in 38 aziende. Sono state 273 le predazioni: 236 pecore o capre, 21 vitelli e 16 tra puledri e asini. Negli ultimi 4 anni sono stati predati oltre 1500 animali. “Una situazione drammatica – commenta Alberto Frau, direttore di Coldiretti Marche – e in attesa di un Piano nazionale urgono subito misure di carattere regionale per ricalcolare i rimborsi e finanziare nuove misure dedicate alla difesa del settore zootecnico”.

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