“Stop nuovo ospedale a San Giovanni o sarà ‘guerra’ totale”, il quartiere Agraria affila le armi

“Il nosocomio in quella zona bloccherebbe ogni via d’uscita: il traffico non ci farebbe più vivere”

No al nuovo ospedale in zona San Giovanni, a Porto d’Ascoli sud“. Dopo il  coro di “no” dei quartieri  Mare e Porto d’Ascoli Centro all’insorgenza del nuovo nosocomio in zona Ragnola (leggi qui), scende il campo il consiglio direttivo del quartiere Agraria di Porto d’Ascoli. Ed è una pioggia di “no” all’ospedale in zona San Giovanni.

“L’area per costruire un nuovo ospedale c’è già, è lì dov’è ora lungo la Statale 16. Si demoliscono i corpi E ed F e si rifà una nuova struttura senza consumare un metro quadro in più di suolo”, afferma il presidente del direttivo dell’Agraria, Luigi Piunti.

“Al sindaco Spazzafumo – aggiunge – ho detto che la zona San Giovanni non si tocca, altrimenti sarà ‘guerra’ totale. Anni fa è stata fatta una scelta da parte del Comune per l’area, quella di favorire insediamenti commerciali, artigianali ed industriali, dunque non c’è posto per un nuovo ospedale”.

Ancora Piunti: “Dopo il flop della zona Fosso dei Galli questa amministrazione comunale si sta arrampicando sugli specchi per trovare un sito dove costruire il nuovo ‘ospedalicchio’, purtroppo non ha ancora capito che a San Benedetto non ci sono aree adatte.

La zona San Giovanni del quartiere Agraria non è assolutamente un sito idoneo poiché non ci sono i requisiti per la costruzione di un nuovo ospedale. Come giustamente ha dichiarato il presidente del quartiere Mare Leo Sestri, la nostra è una zona ad alto rischio di esondazione del fiume Tronto ma la cosa più importante è che non c’è la viabilità adatta per una tale struttura”.

Il nodo del traffico. “La Statale 16 – insiste Piunti – è costantemente intasata dal traffico delle attività commerciali, sulla superstrada Ascoli-Mare ci sono file interminabili di autoveicoli bloccati per parecchio tempo, via San Giovanni è già martoriata dall’intenso traffico giornaliero prodotto dal centro commerciale, dal Centro Agroalimentare e dalla zona industriale ed artigianale di Centobuchi. Un nuovo ospedale in questa zona bloccherebbe ogni via di uscita: non ci farebbe più vivere.

Per quest’area, la scelta fu fatta diversi anni fa, quando si decise di favorire insediamenti commerciali artigianali e industriali, dunque non c’è posto per un nuovo ospedale.

Chi ha dato parere favorevole per questo sito, non conosce la legge Balduzzi che nella valutazione di un’area, prevede come strumento di massima importanza la viabilità, cioè le infrastrutture necessarie per raggiungere facilmente il nuovo nosocomio. Come si fa dunque a dare parere favorevole – conclude il presidente Piunti – con tanta superficialità?”.

Franco Cameli
Author: Franco Cameli

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