I dati
Lo stop del reddito di cittadinanza a quei nuclei familiari in cui non sono presenti soggetti minori, over 65 o con disabilità riguarda anche le Marche. Da oggi, 1 agosto 2023, il sostegno volto ad aiutare i cittadini in difficoltà è stato sospeso. Le Marche, sono però una delle regioni d’Italia con meno percettori del reddito di cittadinanza.
Secondo i dati Inps del mese di giugno 2023, nelle Marche ci sono 9171 nuclei familiari che percepiscono il reddito di cittadinanza: 2825 in provincia di Ancona, 1395 ad Ascoli Piceno, 1307 a Fermo, 1768 Macerata e 1876 Pesaro Urbino. Di questi sono stati, invece, quasi 1700 i nuclei familiari marchigiani che hanno ricevuto il messaggio di interruzione del reddito. Coloro che si sono visti recapitare il fatidico sms sono coloro che all’interno della famiglia non hanno un disabile, un minore o un over 65.
A fronte di questa drammatica situazione, secondo Loredana Longhin, segretaria Cgil Marche: “Si assiste ad interventi del Governo di segno marcatamente identitario che penalizza chi è povero, abolendo il reddito di cittadinanza ed istituendo il reddito di inclusione”.
“C’è un accanimento senza precedenti da parte di questo Governo contro le persone povere – conclude la segretaria – un gusto sadico a perseguitare persone che sono in difficoltà quando invece sarebbe importante mettere in campo sia politiche espansive di solidarietà sia politiche attive del lavoro capaci di migliorare la condizione di vita di queste persone. Per fare questo, è necessario investire risorse economiche”. Togliendo il reddito di cittadinanza, aumentano di conseguenza i nuclei familiari a rischio povertà. Nel 2022, infatti, l’11,6% della popolazione marchigiana era a rischio povertà, percentuale già in aumento di 3,6 punti rispetto al 2021, con una crescita che risulta essere la più alta tra le regioni italiane.
