SERIE C – Al Benelli di Pesaro tutto nella ripresa. La Vis va avanti con Cannavò, gode per il rosso a Tavcar ma Molina si sente male e a tempo scaduto i bianconeri in 10 fanno 1-1 su rigore
Termina in parità l’unico derby marchigiano della stagione in Serie C. La Vis Pesaro recrimina per la vittoria che sembrava in cassaforte, svanita a causa del palo colpito da Di Paola e di un rigore evitabile in zona Cesarini. Allunga a quattro la serie di 1-1 l’Ascoli che tira un sospiro di sollievo per la sconfitta evitata dall’astuzia del capocannoniere Corazza.
Privo degli squalificati Coppola e Okoro e degli infortunati Pucciarelli e Neri, l’ex Stellone ridisegna l’assetto rilanciando il totem Tonucci nel trio difensivo e Orellana al fianco di Nicastro in attacco con Cannavò a sostegno. Capitan Di Paola arretra a centrocampo accanto a Paganini con Peixoto e Zoia sugli esterni. Sull’altra sponda Di Carlo preferisce Menna a Quaranta nel pacchetto arretrato, schiera Bertini accanto a Varone nella zona nevralgica e lascia in panchina Tremolada avanzando il raggio d’azione sulla destra di Adjapong che forma con Silipo e Marsura il trio di trequartisti a supporto di Corazza.
Manca il gol, non certo le emozioni, in un primo tempo disputato a ritmi molto intensi e caratterizzato da un legno timbrato (Varone in avvio, Cannavò nel finale) a testa. Parte forte l’Ascoli che colleziona corner e sfiora il vantaggio al 12’ con l’inzuccata di Varone, che timbra la traversa sulla parabola pennellata dal sinistro di Silipo, e al 16’ con il destro dello stesso Silipo, sventato dal balzo felino di Vukovic. Immediata la replica dei biancorossi, pericolosi con l’affondo di Peixoto concluso dalla potente conclusione di Di Paola alta di poco. L’ex Paganini si mette in proprio al 26’ recuperando un pallone a centrocampo e provando a infilare Livieri con un pallonetto dalla distanza che non inquadra il bersaglio. Il più pericoloso tra i bianconeri è sempre Silipo che al 26’ impegna di nuovo Vukovic dal limite, come Orellana che sfiora il palo con un fendente mancino al 28’. Un’altra nitida chance capita a Cannavò che prova la conclusione a girare di destro, fuori di un soffio. Pochi secondi prima dell’intervallo lo stesso trequartista si dispera per il vantaggio negato dal palo e dal successivo salvataggio di Cozzoli sulla linea di porta al termine di una progressione irresistibile.
Rimodula la formazione a inizio ripresa Stellone che sostituisce l’ammonito Peixoto con il centrocampista Tavernaro e l’infortunato Palomba con Ceccacci passando alla linea a quattro in difesa. Proprio il centrocampista di scuola Venezia semina il panico al 57’ con un affondo sul quale nessun compagno arriva puntuale alla deviazione vincente. Il corner seguente di Orellana genera un colpo di testa che lambisce il montante. Per vivacizzare la manovra Di Carlo gioca la carta Tremolada al posto di Menna riportando Adjapong al ruolo naturale di laterale basso e allargando Silipo a destra. La mossa non produce gli effetti auspicati perché Cannavò, alla terza opportunità non perdona, sorprendendo la statica retroguardia bianconera sulla verticalizzazione illuminante di Zoia. Il pareggio è mancato al 72’ da Tavcar che angola troppo il colpo di testa sugli sviluppi di una punizione laterale di Achik. L’ennesima scorribanda di Cannavò manda in tilt la difesa avversaria e determina il doppio giallo di Tavcar che lascia l’Ascoli in inferiorità numerica negli ultimi 7 minuti: sulla successiva punizione lo specialista Di Paola centra il palo. Attimi di paura nel finale, quando il neoentrato Molina si accascia a terra in piena area: serve l’intervento della barella per l’argentino e la Vis rimane in dieci a sostituzioni terminate. L’episodio si riflette in negativo sulla Vis, raggiunta in pieno recupero dal rigore trasformato da Corazza e causato dall’intervento scomposto di Zoia in piena area. Il team di Di Carlo compie un piccolo passo avanti. Alla Vis rimane solo un pieno di rimpianti.
Il tabellino della gara.
VIS PESARO – ASCOLI 1 – 1
VIS PESARO (3-4-1-2): Vukovic; Palomba (12’st Ceccacci), Tonucci, Bove; Peixoto (1’st Tavernaro), Paganini, Di Paola, Zoia; Cannavò (41’st Molina); Orellana (30’st Obi), Nicastro. (A disp. Munari, Zocchi, Pucciarelli, Nina, Rabbini, D’Innocenzo, Gambino, Forte, La Rosa). All. Stellone.
ASCOLI (4-2-3-1): Livieri; Menna (13’st Tremolada), Gagliolo, Tavcar, Cozzoli; Bertini (30’st Silipo), Varone; Adjapong, Silipo (30’st Caccavo), Marsura (20’st Achik); Corazza. (A disp. Raffaelli, Abati, Maurizii, Piermarini, Quaranta, D’Uffizi, Campagna, Bando, Maiga Silvestri, Gagliardi). All. Di Carlo.
ARBITRO: De Angeli di Milano.
RETI: 19’st Cannavò, 48’st Corazza (rig.).
NOTE: espulso al 38’st Tavcar per doppia ammonizione; ammoniti Menna, Peixoto, Palomba, Tremolada, Tonucci, Nicastro, Tavernaro, Bove; corner 9-4; recupero 0’pt e 7’st.