di Paolo Del Bello
Mano pesante sul Tolentino da parte del Giudice Sportivo dopo la partita di Coppa Italia Tolentino-Foligno. La società cremisi è stata multata di 1.500 euro e in più sanzionata con una gara da disputare a porte chiuse con decorrenza immediata per “mancanza di acqua calda nello spogliatoio riservato alla terna arbitrale e per avere propri sostenitori, nel corso della gara, introdotto materiale pirotecnico (15 fumogeni e 3 petardi) che veniva utilizzato nel settore ad essi riservato, nonché lanciato alcuni fumogeni nel campo per destinazione; al 14’’ del secondo tempo lanciato una decina di rotoli di carta igienica che cadevano sul terreno di gioco e nel campo per destinazione; al 44’ minuto del secondo tempo lanciato due bottiglie di vetro vuote (0,33 cl) ed una lattina di birra semivuota che cadevano rispettivamente sulla pista di atletica nelle vicinanze del Commissario di Campo e sul campo di gioco. Sanzione cosi determinata anche in considerazione della idoneità degli oggetti lanciati ad arrecare danno all’incolumità fisica dei presenti”. E’ questo quanto emesso dal Giudice Sportovo nel comunicato n. 247 del 28/2/2019. Una sanzione pesantissima per la società cremisi che dopo aver subito un arbitraggio a dir poco discutibile, è costretta a pagare anche una multa salata e a giocare a porte chiuse la prossima partita casalinga del campionato di Eccellenza contro il Marina. La società farà sicuramente reclamo. Siamo andati però a scoprire qualcosa in più e in particolare sul fatto che la terna arbitrale ha trovato l’acqua fredda. Questo è successo perché l’arbitro ed i suoi assistenti si sono fatti la doccia dopo oltre un ora dalla fine della partita, quando tutti i tesserati delle due squadre (oltre quaranta persone) si erano fatti già lavati e avevano lasciato lo stadio da diverso tempo.
