Stagione balneare da bollino nero, operatori del turismo: “Tante disdette a causa della mucillagine”

Il progetto è stato presentato da un gruppo di albergatori e imprenditori locali

A Grottammare è nata la consulta del turismo che vede insieme albergatori e imprenditori balneari. Il progetto è stato presentato da un gruppo di operatori del turismo locale formato da Umberto Scartozzi, Filippo Olivieri, Ilenia Illuminati, Riccardo Marconi, Anna Isita e Gioacchino Voltattorni.

“Vogliamo – dice Umberto Scartozzi, titolare del camping Don Diego– denunciare alcune criticità. A partire dal servizio sulle tv nazionali in merito alle mucillagini nel mese di luglio dalle nostre parti, fino ad arrivare ai divieti di balneazione della scorsa settimana. Una pioggia anomala non può cancellare tanti anni di bandiera blu. Se è successo è evidentemente qualcosa di anomalo. Capisco che, essendoci di mezzo la salute, non si poteva temporeggiare nella comunicazione dell’ordinanza di divieto. Ma non si doveva neppure attendere tutto quel tempo per ripristinare la situazione. Sono stati necessari due giorni per i nuovi prelievi e poi un’attesa di ulteriori 36 ore per conoscere i risultati e riaprire alla balneazione. Il Comune avrebbe dovuto comunicare subito la situazione agli operatori spiegando quelle che sarebbero state le tempistiche e i motivi di questo problema. Il risultato è stato che le persone che erano qui hanno recepito il messaggio che il mare a Grottammare è inquinato e sono tornati a casa con la consapevolezza di questa situazione. Ed è una cattiva pubblicità”.

Secondo gli operatori è stata una stagione balneare da bollino nero. “Il calo che i nostri alberghi hanno registrato – hanno detto – nel mese di luglio si attesta almeno sul 30 per cento. Con la storia della mucillagine abbiamo avuto mancate prenotazioni e disdette. Senza dimenticare, poi la pesante tassazione sui rifiuti”. “In tal senso – ha aggiunto Riccardo Marconi dell’omonimo hotel – ho pagato 45mila euro per un mese e mezzo di vero lavoro. Il mio albergo è di tre piani e ne ho chiuso uno per non andare in default”.

A confermare i numeri estremamente negativi del turismo a Grottammare anche Filippo Olivieri, titolare del Parco dei Principi. “Non si può – ha detto – aumentare la Tari del 17 per cento in due anni e neppure l’Imu quando è noto che le utenze aumentano ogni anno. I turisti non arrivano perché non c’è una programmazione di eventi ben definita. A Grottammare e a San Benedetto arriviamo a giugno prima di poter conoscere un calendario completo che invece dovrebbe essere reso noto e comunicato a gennaio in Italia e all’estero. Non esistono iniziative di spessore che si ripetono ogni anno, non abbiamo parchi a tema. Non esistono eventi attrattivi che caratterizzino il territorio e non può essere solo Cabaret Amoremio. Si dovrebbe fare molto di più”.

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