Spagna choc: “Arbitri scarsi e presuntuosi, con quei 50 euro compro figurine a mio figlio”

ECCELLENZA – L’attaccante della Civitanovese espulso anche a Urbino. “Ridicolo ciò che sto vivendo, rispetto per il mio lavoro”

Due espulsioni di fila per l’attaccante della Civitanovese Stefano Spagna. Era stato cacciato a Jesi prima di Natale, ha ricevuto un rosso anche a Urbino, appena rientrato, nel recupero giocato ieri (mercoledì). Non è un periodo facile per la punta classe ’91 che in serata si è sfogato sui suoi profili social tramite una storia choc. Nel mirino la classe arbitrale, apostrofata in modo molto pesante.

“A caldo voglio scrivere due parole, non per giustificarmi perché non ce n’è bisogno – questo si è letto -. Chi ha visto la partita sa, chi mi conosce pure. Quello che sto vivendo ultimamente sfiora il ridicolo. Certi personaggi scarsi e presuntuosi devono capire che molti di noi quando tornano a casa hanno una famiglia, dei bimbi ai quali poi devono giustificare tutto. Vi assicuro che non è facile. Per me, piace o non piace, è un lavoro e come tale va rispettato. Non lo faccio come voi per un rimborso spese o per 50 euro a partita arbitrata, con quei soldi ci compro le figurine ai miei figli. E qui mi fermo”.

“Detto questo mi sento comunque di chiedere scusa ai miei compagni, allo staff e a tutti i tifosi. Con una promessa: che mi riprenderò tutto quello che mi stanno togliendo con gli interessi. Contro tutto e tutti, forza Citanò”. Spagna salterà per squalifica lo scontro tra capoliste con il Chiesanuova.

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