Sottil contro Caserta: l’analisi tattica in vista di Ascoli-Benevento

SERIE B – Andata e ritorno due gare con il medesimo risultato, su cosa si sta lavorando nella settimana?

Conto alla rovescia per la sfida playoff tra Ascoli e Benevento, in programma al Del Duca venerdì 13 maggio al ore 20:30. I tecnici Sottil e Caserta stanno lavorano al meglio in settimana per preparare al sfida secca. Ascoli e Benevento che hanno dato vita a due sfide di campionato molto interessanti terminate curiosamente entrambe 0-2, sia all’andata che al ritorno, con l’alternanza di festa esterna delle due compagini. Analizziamo le due squadre in base alle due sfide.

All’andata il Picchio arrivava da tre vittorie consecutive e il Benevento ha rovinato la festa al Del Duca. Dei due gol presi dalla squadra di Sottil salta subito agli occhi una situazione: entrambi sono arrivati da costruzione e sviluppo nel lato sinistro d’attacco delle Streghe. Con un tasso tecnico decisamente alto anche tra gli uomini del pacchetto arretrato, il Benevento preferisce impostare e sviluppare la manovra palla a terra e con scambi corti e rapidi. Non mancano soluzioni alternative e più dirette per adattarsi alla pressione avversaria, ma gli stregoni sono molto bravi ad allungare gli avversari per poi colpirli in velocità tra le linee con transizioni improvvise. La fase di costruzione, come nei gol siglati ad Ascoli, vede coinvolti principalmente il portiere, i due centrali di difesa e il vertice basso di centrocampo. Solitamente, uno dei due terzini (recentemente Masciangelo ed Elia, ma anche Letizia e Foulon) si abbassa sulla linea del vertice basso, a supporto dei centrali, per offrire una soluzione in fascia. A farlo più spesso è il terzino sul lato col maggior livello tecnico. Il terzino opposto avanza all’altezza dei due esterni d’attacco. Come possiamo vedere nella foto sottostante, è Furlon che inizia entrambe le due azioni che portano ai gol del Benevento al Del Duca, aiutando in costruzione.

Sviluppo con terzino sulla sinistra, l’Ascoli alta lascia tanti 1v1 (sarà il gol dell’1-0)

Dall’immagine emerge anche un problema che l’Ascoli ha nettamente migliorato durante i mesi di campionato: le transizioni negative. L’Ascoli non pressa mai altissimo (la linea di metà campo risulta essere zona di limite), se perdono palla effettuano una riaggressione immediata, ma se gli avversari superano la prima linea di pressione si trovano spesso con degli uno contro uno non del tutto gestibili. Da questo punto di vista l’arrivo di Bellusci e la crescita fisica di Botteghin ha portato ad assumersi meno rischi con due centrali ottimi nel fondamentale. E non è un caso che all’andata Baschirotto abbia avuto difficoltà da quella parte, mentre al ritorno Salvi (sicuramente più esperto) ha giocato una straordinaria partita in fase di non possesso. Ecco forse una delle prime scelte di Sottil in un ruolo che potrebbe avere il classico ballottaggio.

La gara di ritorno, invece, ha portato a delle situazioni nuove. Il Benevento, salvo la gara d’andata al Del Duca, ha sempre sviluppato maggiormente sul lato destro dell’attacco. Il 4-3-3 e l’alto tasso tecnico implica la rifinitura negli esterni, cosa che si è vista spesso nel campionato. Lo sviluppo però è spesso centrale e passa dai piedi di Calò o Viviani con i terzini che salgono sempre per appunto rifinire in zona fascia.

Viviani ha servito Acampora mentre Insigne si accentrava, lasciando libero lo spazio per Elia (terzino)

Se i punti di forza sono le qualità tecniche, il Benevento ha mostrato punti deboli nelle ultime tre giornate. Innanzitutto pochi giocatori fisicamente strutturati da contrapporre all’elevato tasso tecnico. La debacle con il Monza ne è l’esempio, ma anche gare con Lecce e Ternana (che fa del gioco offensivo un punto cardine) sono arrivati i problemi. Maistro, Tsadjout, Bidaoui al ritorno hanno fatto meglio di Fabbrini-Bidaoui-Dionisi all’andata. Il vero dubbio è a centrocampo. Collocolo ha donato una grande prestazione al ritorno, mentre Caligara innalza la qualità tecnica del centrocampo. Più fisicità nella ricerca degli spazi o più tecnica palla al piede? Questo può essere uno dei dubbi di Sottil in settimana. Ultimo, ma non per importanza, il cambio gioco. I cambi lato effettuati con velocità hanno sempre messo in difficoltà la squadra di Caserta, accentuando anche il dispendio di energie. Anche per questo Collocolo potrebbe essere un passetto avanti. L’esempio è il secondo gol di Tsadjout contro la Ternana, con l’ex Cesena sicuramente più abile nell’allargarsi e Tsadjout perfetto nel movimento a portare via ed entrare in area, dove poi si è girato realizzando il gol.

Lo sviluppo che ha portato al secondo gol di Tsadjout

Attenzione infine anche ai calci piazzati. Gli angoli sono spesso battuti da Acampora. Quando alza un solo braccio batte forte sul primo palo. Con due braccia alzate, la palla verrà indirizzata sul secondo palo. Un altro schema prevede un primo passaggio corto sul compagno in appoggio. Questi scarica il pallone su un terzo più defilato, che effettua un cross forte e teso per i compagni in arretramento (spesso in zona dischetto). Insomma, gioco del Benevento, attacchi diretti dell’Ascoli. Una vittoria ciascuno e la più importante, quella dei playoff, da conquistare.

Matteo Rossi
Author: Matteo Rossi

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