Nel capoluogo ne sono previsti 139: nei primi mesi del 2018 ce n’erano 259
In provincia di Macerata è diminuito il numero dei profughi che si attesta a 237 persone, mentre i richiedenti asilo sono 142. Per quanto riguarda le espulsioni, con il decreto sicurezza, non ne sono più effettuate. Sono stati registrati 43 migranti nei Centri di accoglienza straordinaria e 99 nel Sistema di protezione civile di richiedenti asilo e rifugiati.
A Macerata lo scorso anno era scattata la clausola di salvaguardia, che consente di aumentare i posti nel Sistema di protezione civile di richiedenti asilo e rifugiati, passando da 110 a 139, e allo stesso tempo di diminuire i posti Cas, fino ad azzerarli. Con questa clausola gli ospiti dei vari Cas del capoluogo erano stati spostati negli Sprar sul territorio provinciale in base ad un accordo Anci Ministero, che definisce la cifra dei migranti da inserire in ogni comune. A Macerata ne sono previsti 139; mentre nei primi mesi del 2018 erano ben 259.
La diminuzione del numero dei migranti accolti è avvenuta in modo più evidente dopo il massacro di Pamela Mastropietro e il raid razzista di Luca Traini, quando la prefettura a marzo aveva dichiarato di prendere atto dell’ esistenza di “criticità nella percezione di insicurezza diffusa da parte della comunità in relazione alla presenza dei migranti” e di dover quindi ridurre il numero di richiedenti asilo, facendo così scattare la clausola di salvaguardia.