“Invito l’assessore a porre rimedio a questo uletriore schiaffo a una popolazione già pesantemente provata”
Questa mattina il vice presidente del Consiglio regionale delle Marche, Gianluca Pasqui, ha provveduto ad inviare all’assessore regionale alla Ricostruzione Guido Castelli una lettera nella quale chiede il suo intervento per porre rimedio alla “assurda e discriminatoria situazione che si trovano ad attraversare tanti terremotati“, vittime del sisma del 2016.
“L’argomento, fra l’altro, – scrive Pasqui in una nota – era già stato oggetto di un incontro fra una delegazione di terremotati e l’assessore Castelli che io stesso avevo promosso lo scorso 17 novembre nel mio ufficio di Ancona.
Si tratta di una questione nota relativa al Contributo di autonoma sistemazione e all’ordinanza 670 secondo la quale chi prima del novembre 2019, data di entrata in vigore di una ordinanza successiva a quella emanata dopo il terremoto del 2016, ha acquistato una casa nel Comune di residenza perde il diritto al contributo. Chi, invece, ha acquistato una casa dopo l’emanazione dell’ordinanza 614 del novembre 2019 ha diritto a ricevere un contributo forfettario pari a tre anni di Cas”.
“Appare fin troppo evidente che si sia andati a penalizzare chi non volendosi allontanare dal proprio territorio, confidando nellafacendo affidamento sulla normativa e considerati i tempi inaccettabili della ricostruzione, aveva deciso di acquistare una nuova casa facendo affidamento sul Cas per coprire le spese del mutuo, oltretutto in un periodo di grave crisi economica e sociale causata dalla pandemia.
La disparità che si è venuta a creare è evidente e, secondo me, viola palesemente il principio di uguaglianza sancito dall’articolo 3 della Costituzione. Pur trovandosi nella medesima situazione, cioè quella di aver provveduto autonomamente ad una nuova sistemazione, i terremotati vengono ad essere trattati in maniera differente per il solo fatto di aver agito prima o dopo l’entrata in vigore dell’ord. n. 614/2019″.
“Altra assurdità è il caso di chi ha acquistato casa, non per andarci ad abitare, ma per darla in locazione o comodato. – continua il vice presidente del Consiglio regionale – Questi soggetti, oltre a conservare il Cas, possono percepire pure il canone di locazione.
Il discrimine da prendere a riferimento per riconoscere o meno il contributo forfettario non può essere il 18 novembre 2019, data di entrata in vigore dell’ordinanza, bensì il 26 ottobre 2016 cioè la data dell’evento catastrofico che ha provocato la perdita della casa.
Per questo invito l’assessore Castelli a farsi crico presso gli organi competenti per porre urgentemente rimedio a questo uletriore schiaffo a una popolazione già pesantemente provata, anche economicamente, dalle conseguenze del devastante sisma del 2016″.
