MOTORI – A Mantova il dodicenne cingolano ha conquistato il titolo italiano nella classe Junior 85
Il giovanissimo Simone Mancini, poco più che 12enne (nato l’8 agosto del 2007) è il nuovo campione italiano motocross della classe Junior 85 e con pieno merito. Impressionante la sua marcia verso la vittoria e infatti, in un campionato articolato su tre finali per un totale di sei manche, Simone è transitato per primo sotto la bandiera a scacchi per ben cinque volte, a dimostrazione della sua netta superiorità sugli avversari.
Per onore di cronaca, è da segnalare che l’unica “non vittoria” arrivata nella prima manche delle sei disputate, è stata determinata da un errato funzionamento del cancello di partenza che ha costretto Simone alla rimonta dalle ultime posizioni fino al terzo posto. Da sempre iscritto alle gare con i colori del Moto Club Fagioli di Cingoli e sotto la guida sapiente del Team Pardi Racing, Simone è arrivato alla meritata vittoria dopo una breve ma intesa carriera. Salito in moto per la prima volta all’età di 5 anni, ha iniziato a fare “sul serio” due anni dopo in sella ad una moto da 65 c.c. partecipando al campionato italiano centro sud. La stagione seguente ha preso parte al campionato italiano, sempre in sella alla piccola 65 ma nella categoria Cadetti e al termine delle competizioni si è fregiato del titolo di vice campione nazionale.
Visto il suo precoce sviluppo, lo scorso anno è passato di categoria salendo sulla più performante e impegnativa moto da 85 c.c. chiudendo il campionato in quarta posizione a pari merito con il terzo classificato. Nel corso degli anni, Simone ha sempre conquistato il titolo di campione regionale, ma sul tracciato di Mantova è riuscito a coronare un suo piccolo grande sogno, conquistando la vittoria del titolo nazionale che lo ha proiettato di diritto alla ribalta delle cronache nazionali del fuoristrada. Cingolano doc, Simone succede a una nutrita schiera di campioni di motocross cresciuti nelle Marche a dimostrazione che le tradizioni marchigiane nel motocross nazionale e internazionale sono ancora vive e la forgia regionale continua a produrre dei piccoli grandi fuoriclasse.