Simic-Barosi, serataccia: la pinna dello Squalo Forte una nota positiva

COPPA ITALIA – Anche Caligara non brilla, Botteghin con noie fisiche: spezzoni di partita anche per Giovane e Rodriguez

BAROSI 5: Superato senza difficoltà sul primo gol, non impeccabile nella respinta sul 2-1 respingendo troppo centralmente. Si riscatta parzialmente nel finale con la parata su Saponara.

ADJAPONG 6: Sempre molto alto e mette anche due tiri, di cui uno che crea l’occasione di Forte con miracolo di Montipò. (37’st FALZERANO s.v.)

SIMIC 4,5: Serata da dimenticare. Pronti via e indecisione decisiva, poi mette il braccio largo e concede il rigore.

BOTTEGHIN 6: Eloquenti fasciature che spuntano dalla schiena contribuiscono a far capire la non perfetta forma fisica. Resta il baluardo difensivo dei bianconeri.

HAVERI 5,5: Timido nelle discese, duro quanto basta nei contrasti.

CALIGARA 5: La sintesi della sua partita è un piattone al volo sparato via sulla trequarti. Poca qualità, non impreziosisce il gioco della sua squadra. (28’st Ghanoré s.v.)

BUCHEL 6: Ordine solito, meno palloni toccati. Si vede poco nell’economia generale del possesso bianconero.

MASINI 5,5: Più falli che palloni toccati, l’ammonizione dopo pochissimi minuti lo condiziona.

15’st GIOVANE 6: Ri-esordio ufficiale dopo i minuti in amichevole con la Recanatese. La partita ha poco da dire, lui idem.

PEDRO MENDES 5,5: Più che altro riceve due botte al costato, una delle quali fa guadagnare un rigore all’Ascoli. Per il resto da trequartista – molto largo – non trova occasioni da gol.

15’st MANZARI 6: Entra e pochi istanti dopo ha la mezza occasione di testa con palla fuori. Lo squillo della sua mezzora di partita.

MILLICO 6: Leggermente più fruttuoso degli altri nelle giocate, almeno quello più frizzante offensivamente parlando. (28’st Rodirguez s.v.)

FORTE 6,5: Lo squalo erge la pinna da subito. Pochi altri palloni da giocare.

All. VIALI 5,5: Squadra impostata sul 4-3-2-1 ma evidenti difficoltà davanti nella gestione insieme di Pedro Mendes e Forte. Il portoghese “trequartista largo” sarebbe una nuova evoluzione di un nove puro. Errori individuali dei suoi condizionano la partita, comunque ben giocata nella parte centrale del primo tempo. Cambi scolastici ma giusti senza stravolgere l’assetto tattico.

Matteo Rossi
Author: Matteo Rossi

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