Siglato il protocollo per rafforzare la sicurezza nei locali pubblici

Il protocollo propone una serie di azioni concrete per migliorare il presidio del territorio di Ascoli Piceno

Questa mattina, nella sede della Prefettura di Ascoli Piceno, è stato ufficializzato il protocollo basato sulle Linee guida nazionali per la sicurezza nei pubblici esercizi, pubblicate in Gazzetta Ufficiale il 25 gennaio 2025. L’intesa è stata firmata dal prefetto, dottor Sante Copponi, insieme ai rappresentanti delle principali realtà economiche del territorio, con l’obiettivo di rafforzare la prevenzione di atti illegali nei locali e nelle aree circostanti.

Alla firma hanno partecipato Sandro Assenti per Confesercenti, Arianna Trillini per CNA e Fausto Calabresi in rappresentanza di Confcommercio, assieme ad altri esponenti delle associazioni di categoria e rappresentanti di alcuni dei principali locali del territorio come Gianni Iacoponi. L’accordo, che prende forma a partire dalla riunione svoltasi in Prefettura lo scorso 12 marzo, è frutto di un percorso condiviso volto a costruire una rete stabile tra pubblico e privato per la tutela dell’ordine urbano.

Il documento non è vincolante, ma l’adesione è fortemente incoraggiata, sia da parte delle associazioni sia dei singoli esercenti. Chi decide di sottoscriverlo potrà ottenere vantaggi valutati dal Questore, soprattutto in sede di provvedimenti autorizzativi, secondo quanto previsto dall’articolo 100 del TULPS. La mancata adesione non comporta sanzioni, ma lascia fuori da eventuali percorsi premiali dedicati agli operatori considerati più virtuosi.

Nel dettaglio, il protocollo propone una serie di azioni concrete per migliorare il presidio del territorio. Si prevede, ad esempio, l’installazione di sistemi di videosorveglianza agli ingressi e alle uscite dei locali, nel rispetto della normativa sulla privacy, oltre a una illuminazione esterna più adeguata per ridurre le zone d’ombra potenzialmente rischiose. Gli esercenti dovranno esporre un codice di condotta dell’avventore, ben visibile e facilmente consultabile anche in forma digitale, per chiarire in anticipo quali comportamenti non sono tollerati all’interno dei locali.

Un altro aspetto cruciale riguarda la collaborazione attiva con le Forze dell’Ordine, attraverso la segnalazione di situazioni abusive o sospette. In caso di eventi pubblici, infine, viene suggerita la presenza di addetti alla sicurezza, anche se per le iniziative private non è previsto alcun obbligo in tal senso.

L’ambito di applicazione del protocollo non si limita ai bar o ai ristoranti. Viene infatti esteso anche a sale scommesse, sale bingo e ambienti con VLT, dove il rischio di episodi critici è maggiore. In questi contesti, alcune delle misure indicate sono già previste dalla legge, come il divieto di somministrazione di alcol ai minori o le regole per il contenimento delle ludopatie. Con la firma di oggi (giovedì 15 maggio) si conclude una fase preparatoria importante e si avvia un percorso operativo, in cui le istituzioni chiamano a raccolta il mondo del commercio per costruire una strategia di sicurezza condivisa e duratura, che ponga al centro la responsabilità comune verso il territorio.

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