Si finge un avvocato e la convince a farsi dare 8mila euro: truffata ultraottantenne

La Questura di Ancona riporta alcuni consigli utili su come difendersi da truffe e raggiri

Nel pomeriggio di ieri il centralino 113 della Questura di Ancona, a distanza di circa mezz’ora, ha ricevuto due chiamate da parte di altrettante signore ultraottantenni che hanno segnalato di aver ricevuto delle telefonate, al loro numero fisso, da parte di alcuni soggetti che, spacciandosi per finti avvocati delle assicurazioni, hanno richiesto il pagamento di cospicue somme di denaro per il rilascio delle coordinate bancarie.

Una delle due signore che abita nel quartiere delle Grazie, che ricordava di aver partecipato ad un incontro sulle truffe con i poliziotti della Questura di Ancona qualche mese fa, ha risposto al finto avvocato che non aveva denaro in casa e comunque non avrebbe pagato nulla, ed ha riattaccato subito la comunicazione. Non è stata altrettanto fortunata la seconda ultraottantenne del quartiere Colleverde, che è caduta nella trappola dei truffatori: la voce al telefono ha detto alla signora che il nipote aveva causato un incidente stradale con dei feriti e che in quel momento si trovava in Questura. Dopo aver raccontanto la storia puramente inventata alla donna, le ha chiesto di versare 3mila euro per permettere al nipote di risarcire il danno e tornare a casa. Subito dopoalla porta di casa della signora si è presentato un uomo sulla cinquantina, ben vestito, che le ha chiesto i soldi per il nipote. La donna senza esitare gli ha consegnato circa 8mila euro.

Nell’occasione gli Agenti delle Volanti e del locale Gabinetto Interregionale di Polizia Scientifica hanno effettuato un accurato sopralluogo tecnico al fine di acquisire ogni possibile elemento investigativo per identificare gli autori del fatto.

Di seguito la Questura di Ancona ha riportato alcuni consigli utili su come difendersi da truffe e raggiri:

Non aprite la porta di casa a sconosciuti anche se vestono un’uniforme o dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità o avvocati. Verificate sempre con una telefonata da quale servizio sono stati mandati gli operai che bussano alla vostra porta e per quali motivi. Se non ricevete rassicurazioni non aprite per nessun motivo. Ricordate che nessun Ente manda personale a casa per il pagamento delle bollette, per rimborsi o per sostituire banconote false date erroneamente. Per qualunque problema e per chiarivi qualsiasi dubbio non esitate a chiamare il 113.

Quando fate operazioni di prelievo o versamento in banca o in un ufficio postale, possibilmente fatevi accompagnare, soprattutto nei giorni in cui vengono pagate le pensioni o in quelli di scadenze generalizzate. Non fermatevi mai per strada per dare ascolto a chi vi offre facili guadagni o a chi vi chiede di poter controllare i vostri soldi o il vostro libretto della pensione anche se chi vi ferma e vi vuole parlare è una persona distinta e dai modi affabili.

Se avete il dubbio di essere osservati fermatevi all’interno della banca o dell’ufficio postale e parlatene con gli impiegati o con chi effettua il servizio di vigilanza. Se questo dubbio vi assale per strada entrate in un negozio o cercate un poliziotto o una compagnia sicura.

Durante il tragitto di andata e ritorno dalla banca o dall’ufficio postale, con i soldi in tasca, non fermatevi con sconosciuti e non fatevi distrarre. Ricordatevi che nessun cassiere di banca o di ufficio postale vi insegue per strada per rilevare un errore nel conteggio del denaro che vi ha consegnato. Quando utilizzate il bancomat usate prudenza: evitate di operare se vi sentite osservati.

Consigli per i figli, nipoti e parenti stretti:

Non lasciate soli i vostri anziani, anche se non abitate con loro fatevi sentire spesso e interessatevi ai loro problemi quotidiani. Ricordategli sempre di adottare tutte le cautele necessarie nei contatti con gli sconosciuti. Se hanno il minimo dubbio fategli capire che è importante chiedere aiuto a voi, ad un vicino di casa oppure contattare il 113. Inoltre, ricordate che, anche se non ve lo chiedono, hanno bisogno di voi.

Consigli per i vicini di casa:

Se nel vostro palazzo abitano anziani soli, scambiate ogni tanto con loro quattro chiacchiere; la vostra cordialità li farà sentire meno soli. Se alla loro porta bussano degli sconosciuti esortateli a contattarvi per chiarire ogni dubbio; la vostra presenza li renderà più sicuri. Segnalate al 113 ogni circostanza anomala o sospetta che coinvolga l’anziano vostro vicino di casa.

All’ufficio postale e in banca:

Quando fate operazioni di prelievo o versamento possibilmente non andate da soli, in particolare nei giorni in cui vengono pagate le pensioni o in quelli di scadenze generalizzate. Seguite attentamente l’operato del cassiere in modo da evitare di appartarvi per ricontare il denaro. Mettete il denaro in una tasca interna dell’abito e tenete un portamonete con pochi spiccioli a portata di mano, per usarlo nelle spese o eventualmente darlo in caso di rapina. Cercate di evitare di portare borse e borselli e soprattutto di riporvi il denaro.

Se avete il dubbio di essere osservati fermatevi all’interno della banca o dell’ufficio postale e parlatene con chi vi accompagna o con chi effettua il servizio di vigilanza. Se questo dubbio vi assale per strada entrate in un negozio, cercate un poliziotto o una compagnia sicura. Durante il tragitto di andata e ritorno, con i soldi in tasca, evitate di fermarvi e di farvi distrarre. Quando utilizzate il bancomat usate prudenza: evitate di operare se vi sentite osservati. Sono gli anziani e le loro pensioni che, in particolare, finiscono sotto il tiro dei malviventi, siate felici di poter accompagnare la nonna o il vostro papà.

redazione
Author: redazione

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