Servono nuove regole per i pagamenti online nel settore del gaming

Il 9 aprile 2025, durante l’Italian Gaming Expo & Conference, si è tenuta una discussione approfondita sul tema dei pagamenti online nel settore del gaming italiano. Il dibattito, moderato da Ivano Asaro del Polimi (Politecnico di Milano), ha messo in luce quanto segue: le criticità del sistema attuale e la necessità di un aggiornamento normativo, coerente con l’evoluzione digitale e le nuove abitudini degli utenti. I dati analizzati, forniti dalla Banca Centrale Europea (BCE) e dagli osservatori nazionali, fotografano un settore in rapida trasformazione che richiede strumenti più sicuri, accessibili e inclusivi.

Alcuni dati sul gaming e sulle transazioni

Nel 2023 l’Italia si è classificata ventiquattresima in Europa, per numero di transazioni con carta pro capite. Nonostante il piazzamento non sia positivo, il Belpaese ha registrato una crescita importante nell’adozione dei pagamenti digitali, posizionandosi al sesto posto a livello europeo per incremento annuo delle transazioni. Questo apparente paradosso evidenzia la velocità con cui il comportamento dei consumatori sta cambiando, soprattutto a distanza di anni dalla pandemia, che è stata decisiva nel fornire una spinta verso tale direzione.

Nel 2024, i pagamenti digitali in Italia sono cresciuti del 15%, superando di oltre il doppio la media dell’Unione Europea, che si è fermata al 7%. Ciò vale per tutte le piattaforme di gioco, compresi anche i migliori casino online, che oggi permettono di utilizzare diversi metodi di pagamento. Tornando ai dati, per la prima volta in Italia i pagamenti online hanno superato l’uso del contante, con il 43% delle transazioni effettuate in digitale contro il 41% del cash. Questa inversione di tendenza rappresenta anche un segnale forte della crescente fiducia degli utenti verso le piattaforme digitali, e della loro diffusione capillare, soprattutto tra le nuove generazioni.

Secondo gli ultimi dati, il 90% degli italiani utilizza regolarmente gli strumenti di pagamento digitali, in particolare e-wallet e PayPal. Questi, inoltre, risultano essere i metodi più utilizzati nel gaming online, il che pone l’Italia in linea con le medie europee. Tale tendenza, però, si scontra con una realtà ancora oggi legata al contante: il 42% delle transazioni totali nel Paese avviene infatti in forma fisica, dunque usando il cash.

Servono nuove regole per i pagamenti online

Il settore del gaming richiede un’infrastruttura di pagamento che sia efficiente, sicura e accessibile. Gli strumenti attuali non sembrano più sufficienti per sostenere questo sviluppo. I wallet nati per convertire il contante in denaro digitale hanno rappresentato una risposta inizialmente decisiva, ma comunque non risolvono il problema strutturale dell’inclusività e della tracciabilità.

L’equilibrio che il settore deve raggiungere riguarda sia la protezione dell’utente, sia l’efficienza dell’intero ecosistema. Le nuove tecnologie permettono oggi di integrare metodi di verifica dell’identità più sicuri e trasparenti: si parla di strumenti già adottati in ambiti come la finanza, e che potrebbero trovare una loro applicazione anche nel gaming. L’obiettivo è ridurre i rischi legati alle frodi, ai furti d’identità e alle transazioni non autorizzate, garantendo allo stesso tempo la rapidità nei pagamenti. Così si spiega l’intervento regolatorio auspicato dagli esperti presenti durante la conferenza tenutasi all’IGE 2025.

(articolo promoredazionale)

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