LA TELA DEL RAGNO – Super gesto di Fontana, un punto ciascuno e sguardo rivolto al futuro.
Per la gioia di Don Matteo (le orde barbariche ascolane non si sono presentate nella terribile Gubbio causa restrizioni previste dagli organi competenti…nonostante negli ultimi 60 anni l’Ascoli ha giocato 4 volte a Gubbio senza nessun problema di ordine pubblico causa l’inesistenza di qualsiasi rivalità tra le due tifoserie), sabato è stata giocata la gara tra Gubbio ed Ascoli in un insolito pomeriggio primaverile con temperatura intorno ai 18 C.
Prima dell’inizio della partita, il tecnico umbro Gaetano Fontana (applaudito diabolico della terribile Pillon band che vinse alla grande il campionato di serie C anno 2002 ) ha depositato un mazzo di fiori nel settore occupato dai 150 tifosi del Picchio provvisti della Tessera del Tifoso in onore del super tifoso Pino Selicato, scomparso una settimana fa e sempre presente in trasferta con il gruppo storico dei Veterani (insieme alla sua compagna di vita Teresa al quale vanno le nostre più sentite condoglianze). Il primo tempo è stato ben gestito dall’Ascoli, con due clamorose palle gol divorare da Ciabuschi (schierato a sorpresa dal 1′ minuto, in considerazione dell’infortunato Forte e del debilitato Corazza, digiuno da 4 mesi in materia di realizzazioni di gol) e Menna. La ripresa invece è stata più equilibrata, dove si e’ registrato un gol annullato ingiustamente a Carpani (per un fallo davvero discutibile di Marsura avvenuto all’interno dell’area di rigore eugubina) ed un palo colpito dal subentrato calciatore del Gubbio Di Massimo, ma sarebbe stata una beffa davvero atroce prendere gol nell’unico tiro eseguito dagli umbri nello specchio della porta di Raffaeli.
Un punto a testa che rafforza il Gubbio in zona playoff e da una boccata di ossigeno al Picchio per quanto concerne la lotta per la salvezza (ora il quint’ultimo posto occupato dalla Lucchese, travolta a Pontedera, dista 6 punti ed il penultimo posto occupato dal Sestri Levante ben 13 punti). Al termine di questa via Crucis mancano 3 giornate ed al Picchio basteranno 2 o 3 punti per stare sostanzialmente tranquillo di mantenere la categoria. Dopo la dolorosa retrocessione dello scorso anno dalla B nessun tifoso del Picchio poteva immaginare di vivere un incubo simile. Nonostante tutto, siamo certi che questi due anni orribili dal punto di vista calcistico, hanno piegato ma non spezzato la passione dei tanti tifosi delusi. Certamente per rivitalizzare una piazza storica (43 campionati di A e B, di cui ben 16 di A) si auspica un passaggio societario a qualche gruppo industriale (certamente supportato dell’imprenditoria ascolana) che possa restituire dignità calcistica a questo Ascoli davvero caduto in basso.
Nel caso non avvenisse alcun passaggio societario ed il Patron decidesse di continuare (certamente in un ambiente che sarebbe ostile fin dall’inizio), lo scrivente Ragno spera di vero cuore che Massimo Pulcinelli smetta di scrivere banalità nei social, pagasse un buon DS che conosca la categoria (basta con le scommesse che costano poco o nulla come Righi…chi meno spende….poi spende di più) e getti le basi per una programmazione magari triennale di risalita in serie B. Domenica alle ore 15 si giocherà Ascoli-Torres, con la speranza di chiudere il discorso salvezza. Buona fortuna Picchio mio!
