Il percorso è di difficoltà T ed è solo per gruppi organizzati di almeno cinque persone
L’area archeologica di Serravalle di Chienti è composta dalla Botte dei Varano e dal condotto romano: entrambe le opere, rispettivamente una di epoca Rinascimentale e l’altra di epoca Augustea, sono espressioni di altissima ingegneria idraulica, grazie alle quali nell’antichità veniva bonificato l’Altopiano di Colfiorito. Oggi l’associazione GMP Gaia organizza escursioni con visita guidata per ammirare questo percorso archeologico particolare.
La botte dei Varano è stata realizzata negli anni 1458-1464 e prende il nome dai Varano, signori di Camerino. Si tratta di un complesso emissario artificiale sotterraneo di circa 200 metri di lunghezza.
Il progetto commissionato da Giulio Cesare Varano nel XV secolo venne messo a punto da ingegneri idraulici fiorentini con lo scopo di bonificare l’altopiano umbro-marchigiano.
Il condotto rimano è un altro condotto parallelo alla botte, realizzato in travertino in epoca Augustea. L’ingresso di questo condotto, posto circa a 300 metri dal primo e a circa 2,5 metri di profondità. Insieme costituiscono l’area archeologica di Serravalle di Chienti, in provincia di Macerata.
I percorsi archeologici organizzati dall’associazione GMP Gaia necessitano di una prenotazione da parte di un gruppo di almeno cinque persone. Inoltre, tutti i partecipanti dovranno indossare scarpe da trekking, un giubbino e portare una torcia per la parte del percorso sotterranea (difficoltà T).
Per info e prenotazioni: Isabella, 339 6372705; Marco, 329 9785199; Federico 329 6287270; comune@serravalle.sinp.net o gmp.gaia@gmail.com.

