Un giovane di Jesi è stato trovato in possesso di quasi due etti di marijuana
I poliziotti della Squadra Mobile della Questura, la vigilia del primo maggio, hanno arrestato per detenzione e coltivazione di sostanze stupefacenti, uno spacciatore di 25 anni, B.N. di Jesi. L’operaio è stato trovato in possesso di quasi due etti di marijuana, che sarebbe stata destinata allo sballo della festa del primo maggio.
Gli agenti della Sezione Antidroga, stavano seguendo da tempo i loschi movimenti del 25enne. Alla vigilia del primo maggio, coadiuvati dai colleghi del Commissariato di Jesi, sono andati a prenderlo sul posto di lavoro e, successivamente, hanno proceduto ad eseguire una perquisizione presso il suo domicilio di Jesi (diverso dalla residenza) che condivideva con la sua fidanzata ed altri coetanei.
Appena entrati nell’appartamento i poliziotti hanno trovato quasi due etti di marijuana già essiccata, nascosta in una scatola di scarpe riposta dentro un armadio e pronta ad essere spacciata a qualche raduno del giorno dopo. Altra marijuana in foglie da poco cimate, era stata posta ad asciugare su delle grucce appendi abiti, altra invece era stata adagiata su carta assorbente.
I poliziotti hanno esteso la perquisizione anche al garage dell’appartamento dove hanno trovato una grossa serra in tessuto funzionante e con gli strumenti collegati alla rete elettrica della grandezza di due metri per tre di lunghezza e alta due metri. La serra era completa di igrometri, sistema di aspirazione e ventilazione nonché lampade ad incandescenza, attrezzatura necessaria per la coltivazione della marijuana.
All’interno della serra sono stati rinvenuti due grossi vasi con il solo fusto della marijuana che era già stata raccolta e cimata; la sostanza è risultata essere quella sequestrata nella camera da letto dell’arrestato, in parte ancora in fase di essiccazione.
Gli agenti hanno sequestrato concimi, prodotti chimici di varia natura, lampade di ricambio e grossi tubi di spirazione tutto materiale sapientemente utilizzato (anche in virtù della professione), per la coltivazione della marijuana da destinare allo spaccio. Inoltre, hanno riscontrato che le prese della corrente delle ventole e delle lampade erano ancora agganciate ed inserite alle rete elettrica, fatto che evidenziava che l’impianto era perfettamente funzionante e pronto per essere riutilizzato.
Su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona, il 25enne jesino è stato portato in carcere a Montacuto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
