Serie D, è caos totale: inizio a rischio slittamento

CALCIO – La questione gironi e la spinosa collocazione delle nobili decadute alimentano l’incertezza più assoluta

di Andrea Verdolini

Il caos nel calcio regna ancora sovrano e quando pensi che si sia toccato il fondo arrivano notizie di proteste, lamentele, ricorsi a giustizia sportiva ed amministrativa che aumentano ulteriormente la confusione e l’imbarazzo di chi invece è chiamato a fare delle scelte. Morale? Pensare, in queste condizioni, di avviare regolarmente il campionato di Serie D il 2 Settembre, più che problematico appare, oggettivamente, utopistico. La terza serie la sua inevitabile scelta l’ha praticamente fatta: gironi e calendari l’8 settembre (data infausta ma non c’erano alternative visto che il giorno prima ci sarà il pronunciamento del Collegio di garanzia del Coni sulla questione ripescaggi in Serie B), avvio del campionato nel weekend del 15 e 16 Settembre. Tralasciamo, per carità di Patria, il paradosso che la serie cadetta, potrebbe già aver disputato 2 giornate, visto l’andazzo delle cose nel Bel Paese…La Serie D a questo punto non potrebbe far altro che accodarsi, in attesa di saperne qualcosa in più. Tiene banco invece la questione gironi e la spinosa collocazione delle nobili decadute: dalla neonata Reggio Audace al nuovo Modena, dal Romagna Centro Cesena al Bari di De Laurentiis non tralasciando nemmeno l’Avellino. Presenze prestigiose, blasonate ma scomode, in grado di condizionare pesantemente i raggruppamenti dove verranno inseriti. Detta fuori dai denti…nessuno li vuole e le 6 marchigiane (Jesina, Castelfidardo, Recanatese, Matelica, Sangiustese e Montegiorgio) stanno esattamente nel mezzo, tra l’incudine ed il martello. Premesso che in questo calcio strampalato la logica va spesso a farsi benedire crediamo che se i “papaveri” del Comitato Interregionale hanno ancora un briciolo di sale in zucca (qualche dubbio a tal proposito è più che lecito) opteranno per la più elementare regola geo-politica non scritta, ossia suddividere, per quanto possibile, le ex grandi del calcio italiano. Cosa praticamente impossibile per Reggio Emilia e Modena, distanti un tiro di schioppo ma decisamente fattibile negli altri casi. Se quindi dobbiamo proprio fare un pronostico crediamo che alle “nostre”, alla fine, tocchi proprio il Cesena insieme alle altre romagnole (S.Arcangelo, Sammaurese, Savignanese e Classe), al San Marino ed alle 6 abruzzesi. Resterebbero fuori le molisane (che immaginiamo farebbero fuoco e fiamme) e le umbre. Su tutto questo bailamme aleggia lo spettro Ssc Bari del paperone De Laurentiis il quale, chissà perchè, per la sua panchina ha ingaggiato il fanese Giovanni Cornacchini. Inserirlo in un presunto girone Adriatico sino al Monte Titano rappresenterebbe un assurdo logistico e geografico che tra l’altro impedirebbe la disputa di tutta una serie di derby pugliesi che, da quelle parti, aspettano con ansia. Con certi padroni del vapore federali però è meglio non stare tranquilli anche perchè le pressioni non mancheranno ed a certe sollecitazioni, talvolta, è difficile resistere. Finirà all’italiana? Dando cioè un colpo al cerchio ed uno alla botte cercando di scontentare il meno possibile? O avrà la meglio chi farà la voce grossa? Come facciamo a non avere un pizzico di nostalgia quando retrocessioni e promozioni venivano sancite dal campo, il mercato finiva con le squadre ancora in ritiro ed i Giudici dei tribunali sportivi potevano tranquillamente godersi le ferie almeno sino a settembre inoltrato mentre ora sono sepolti dalle carte bollate per la felicità degli avvocati?

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