L’inquietante episodio a Porto Sant’Elpidio
di Maikol Di Stefano
Prima i vetri dell’auto rotti con una pietra e poi un ordigno fatto esplodere sotto casa. Serata di terrore a Porto Sant’Elpidio, dove a seguito di un attentato, una ritorsione o un atto intimidatorio (la Polizia sta indagando) un boato ha messo in allarme l’intera città. Erano da poco passate le 21.30, quando lo scoppio è avvenuto in via Goffredo Mameli a pochi passi dal lungomare nord e dalla piazza della città.
Ad essere presa di mira un’abitazione che si affaccia verso la ferrovia. La stessa residenza di una giovane donna, elpidiense, molto conosciuta in città che solo un’ora prima aveva trovato i vetri della propria vettura frantumati da una pietra. Uno sfregio al veicolo, senza lo scopo di rubare nulla. L’ennesimo caso di “microcriminalità” ad un primo sguardo, ma la situazione si è fatta ben più complicata nella serata. Alle 21.30 l’esplosione avvertita nitidamente in tutti i quartieri della città. Uno spavento che ha avvolto la giovane e tutta la sua famiglia. L’ordigno (forse una bomba carta) è scoppiato a pochi centimetri dal contatore della luce dell’abitazione.
Non è chiaro se sia stato posato accuratamente lì, oppure come qualcuno sostiene, sia stato lanciato in corsa. In questo caso, bastava che l’esplosione avvenisse qualche metro più avanti ed il bilancio sarebbe potuto essere assai più grave; andando a coinvolgere in quel caso il contatore del gas. Nessuno è rimasto ferito dall’accaduto. Sul posto immediato l’arrivo delle forze dell’ordine e dei Vigili del Fuoco. Ora bisogna capire il perché di tale gesto. Stando da quanto raccolto dagli inquirenti, nella mattinata di ieri a poche decine di metri dall’abitazione, aldilà del sottopassaggio che divide via Mameli da Piazza Garibaldi, la trentaseienne avrebbe ingaggiato una discussione con un paio di ragazzi stranieri, magrebini, al seguito di un mancato stop.
Una diatriba durata diversi minuti, ma che si sarebbe conclusa lì. Forse solo una coincidenza, ma sicuramente è una delle piste calde su cui battono il chiodo le forze dell’ordine. Infatti la ragazza è conosciuta in città per la sua solarità e la simpatia, così come la sua famiglia, difficile credere al fatto che possano aver attirato su di loro la rabbia o l’inimicizia di qualcuno.
