La Capitaneria di Porto ha eseguito perlustrazioni in tutto il territorio fermano. Sono interessate 94 attività tra pescherie, ristoranti e grossisti
Quattro quintali di pesce senza le necessarie certificazioni di legge, sequestrato appena prima di finire nelle tavole dei fermani per le feste di questi giorni. E’ stato un mese intenso, fatto di controlli fitti, quello che ha visto impegnati i militari dell’Ufficio circondariale marittimo di Porto San Giorgio. Un lavoro partito da lontano, avviato a fine novembre e culminato proprio alla vigilia di Natale. Le verifiche del personale della capitaneria hanno infatti interessato l’intera filiera ittica, con particolare attenzione alla commercializzazione illegale del pescato.
Complessivamente sono state eseguite perlustrazioni ad interessate 94 attività tra pescherie, ristoranti e grossisti in tutto il territorio provinciale, oltre alle unità da pesca operative al porto sangiorgese al momento dello sbarco. Non si è trattato di prodotti di cattiva qualità o avariati, ma di pescato del quale mancavano i requisiti per effettuare una puntuale verifica della provenienza.
