Senza un lavoro ufficiale fra il 2015 e il 2017: Oseghale aveva 30mila euro nella carta prepagata

Le indagini della Guardia di Finanza hanno permesso di ricostruire l’attività economica del nigeriano accusato dell’omicidio di Pamela Mastropietro

3550 Euro risultavano versati dal Gus di Macerata, altri 4000 da bonifici giunti dalla Nigeria e oltre 22000 Euro, invece, da versamenti in contanti fatti dallo stesso Innocent Oseghale. E’ quanto ricostruito dalla Guardia di Finanza a seguito degli accertamenti sui movimenti di denaro sulla carta prepagata Postepay del nigeriano accusato della morte di Pamela Mastropietro e del successivo smembramento del cadavere della ragazza. Accertamenti e riscontri che dimostrerebbero, oltre che il nigeriano ha ricevuto per un lungo periodo la quota prevista dal programma di protezione per i migranti, una vivace movimentazione economica che confermerebbe l’ipotesi di una attività di spaccio. Infatti, nel corso delle stesse indagini, é emerso che Oseghale non ha lavorato nel periodo tra il 2015 ed il 2017 e aveva perso anche il denaro del GUS per essere stato escluso dal programma di accoglienza.

Giada Berdini
Author: Giada Berdini

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