“La magistratura ha dato un forte segnale teso ad arginare una pericolosa deriva di giustizia privata”
All’indomani della sentenza con la quale Luca Traini è stato condannato a 12 anni di reclusione, parla Marco Valerio Verni, zio e legale della famiglia di Pamela Mastropietro, la cui morte avrebbe scatenato il “raid vendicativo” del 29enne di Tolentino.
“Con la condanna a 12 anni di Luca Traini” dice l’avvocato Verni “la magistratura ha dato un forte segnale teso ad arginare una pericolosa deriva di giustizia privata.
Ora attendiamo che lo stesso segnale lo dia nel ricercare e portare a processo tutti coloro che, a qualsiasi titolo,abbiano avuto un ruolo nella tragica ed immonda vicenda di Pamela che, lo ricordo ancora una volta, è stata violentata, uccisa, depezzata e disarticolata in maniera chirurgica, scuoiata, esanguata, lavata nella varechina, messa in due trolley ed abbandonata sul ciglio della strada”.
Ma non solo” aggiunge Verni “dalla comunità terapeutica a doppia diagnosi da cui si è allontanata, alle persone che ha incontrato, ai suoi carnefici, mi aspetto che la magistratura indaghi a 360°, perché quello che è accaduto a lei non accada ad altri.
Inoltre, mi aspetto una indagine su chi siano i tre nigeriani originariamente tutti indagati in concorso tra loro per l’omicidio della stessa Pamela, su eventuali loro coinvolgimenti in qualche organizzazione criminale, stante tutta una serie di gravi indizi che, già da tempo, avrebbero dovuto portare ad una riflessione in tal senso ed alle logiche conseguenze giuridiche.
Insomma, mi aspetto che la magistratura compia, semplicemente, il suo dovere”.
