Sefrense, gioioso il nuovo corso targato Testiccioli

SECONDA CATEGORIA – Salvezza in largo anticipo per il club ripescato in estate

Dopo l’amara retrocessione dello scorso anno in Terza Categoria, tramutata in gioia per il ripescaggio in estate, la Sefrense ha disputato un’ottima stagione sotto il nuovo corso targato mister Testiccioli, raggiungendo la salvezza con largo anticipo. A tracciare un bilancio della stagione c’è proprio il tecnico Francesco Testiccioli: ” Io giudico la stagione in maniera nettamente positiva, visto che la squadra veniva dalla retrocessione dello scorso anno. Ho toccato principalmente l’aspetto psicologico perché su ventidue giocatori, diciotto facevano parte del gruppo dello scorso anno. Ho chiesto alla società lo sforzo di prendere tre-quattro giocatori, uno per ruolo. Ho cambiato il metodo di lavoro concentrandomi sulla velocità e sulla resistenza e non tanto sul fondo perché comunque nello scorso anno la squadra aveva subito diversi infortuni. Sono contento e in parte anche meravigliato del percorso dei ragazzi, anche se alla settima giornata ho visto i ragazzi davvero bene e li ho capito che ci potevamo togliere delle soddisfazioni. Anche la società è contenta e il merito è di questi fantastici ragazzi”.

Un gruppo solido e ben collaudato che lavora insieme da anni e un ambiente sereno e familiare sono i segreti che si celano alle spalle della splendida stagione del collettivo dell’alto-maceratese: ” Qui a Sefro si gioca sempre la domenica ed è sempre stato così. Ci vengono a vedere sempre molte persone e vedere cento-duecento persone in Seconda Categoria fa piacere. Non viene solo gente di Sefro, ma anche di paesi limitrofi. La società ti fa sentire a casa e ti fa lavorare bene e in serenità. È una società piccola ma che fa grandi sacrifici e io per primo, dopo aver raggiunto la salvezza, ho abbracciato il direttore sportivo Massimo Midei, con cui ho un rapporto splendido e che ha sempre creduto in me dandomi fiducia quest’estate, quando mi ha chiamato per sposare questo progetto. Correnti? Juri ha finalizzato tutto il sacrificio che ha messo in campo perché gli ho chiesto di fare anche la fase difensiva e lui ha fatto benissimo entrambe le fasi. È arrivato a sedici goal e quindi sono contento per lui”. Dopo aver allenato lo scorso anno la Juniores Provinciale della Juventus Club Tolentino, il tecnico classe 1977 ha deciso di sposare la causa della Sefrense: ” A livello personale sono maturato moltissimo perché i campionati sono differenti. Con i ragazzi devi lavorare più sui movimenti e sulla tecnica perché il livello della Juniores provinciale non è ancora molto alto. Mentre una Seconda Categoria con giocatori importanti che hanno fatto delle categorie superiori, devi dare quell’impronta da allenatore maturo anche con il loro aiuto. Questa salvezza me la sento mia, ma è anche merito di questi ragazzi”.

Un campionato equilibrato quello del Girone F e che vedrà la Sefrense per l’ultima giornata affrontare tra le mura amiche il Fabiani Matelica: “Conoscevo fortunatamente questo girone, avendolo fatto per molti anni da calciatore. A differenza del Girone E, dove c’è più tecnica, qui nel girone F c’è molto più agonismo. La classifica è spaccata in tre tronconi. Le prime tre hanno fatto un campionato a parte, mentre dalla Palombese in giù chi ha messo qualcosa in più si è tirato fuori da situazioni spiacevoli. Ai ragazzi ho detto che la salvezza doveva passare per Sefro e così è stato perché abbiamo raccolto ventisei punti sui trentaquattro che abbiamo in classifica. Vorrei onorare questo ultimo impegno perché abbiamo l’obiettivo di battere il record di punti della Sefrense in un campionato che è di trentasei punti e in caso di vittoria arriviamo a quota trentasette”. Infine, per chiudere, uno sguardo al futuro: ” Io mi trovo bene a Sefro. Ho già parlato con il direttore sportivo e mi hanno confermato per la prossima stagione e io ho accettato. A fine campionato stacchiamo un po’ di giorni per recuperare le energie e poi ci buttiamo nella prossima stagione, dove vorrei fare uno step in più non dico di raggiungere i playoff, ma comunque di arrivare al sesto o al settimo posto, stagione permettendo, perché ogni anno è diverso”.

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