SERIE D – Il tecnico dell’Atletico Ascoli dopo la sconfitta contro l’Isernia: “Amareggiati ma questa sconfitta non intacca spirito, certezze e qualità”
“Tre errori e tre gol subiti? No. Il primo era fuorigioco, per lo meno dubbio. Non credo che tutti i miei ragazzi si siano fermati tutti insieme se non fosse stato così. Forse è stata una svista colossale dell’assistente, che lo ha anche ammesso a fine primo tempo. Sul secondo si, errore, poi sul terzo Ascoli ha provato a giocare la palla dietro con Nonni acciaccato, è uscita una palla mezza e mezza che Pompei ha calciato ed è stato calciato da Cascio. L’attaccante si è rialzato e ha fatto gol, il portiere no. Lì novanta volte su cento fischiano fallo per il portiere. Quindi, ripeto, non sono tre errori dei miei ragazzi”.
Non le manda assolutamente a dire il tecnico dell’Atletico Ascoli Simone Seccardini dopo la sconfitta interna contro l’Isernia. Una gara strana, dove i bianconeri hanno cercato di riagguantare il risultato con tante occasioni da gol, chiudendo però con tre reti incassate e la saccoccia vuota: “Una classica partita che vediamo più volte: vengono a prenderci alti, non ce la fanno. Ricordiamo parate, miracoli e situazioni dubbie tutte nell’area dell’Isernia, mai nella nostra. Non ricordo parate di Pompei. Ci aspettavamo una squadra che sarebbe venuta a farci ostruzionismo lasciando però 40-50 metri alle spalle che hanno sofferto. Faccio comunque i complimenti ai ragazzi, è mancato solo il gol“.
C’è qualcosa da dire anche sulla terna arbitrale: “Gli episodi sterzano le partite – continua Seccardini – Faccio fatica ad immaginare una squadra che è venuta qui a “mettere il pullman” e combattere finendo al gara con soli due ammoniti. La condotta arbitrale non è stata perfetta. Demerito nostro di avere frenesia e troppa foga, paghiamo a caro prezzo quello che non meritiamo di incassare e si può pensare che la prestazione non sia sufficiente e che solo l’episodio determini le gare. Sconfitte contro Fermana, Notaresco ed Isernia, tutte ultime della classe? Le partite qua sono tutte uguali, cito con Recanatese e Fossombrone. Un campo dove tutti si mettono con un blocco basso per ripartire in transizione. Se sblocchiamo noi le partite – come lo scorso anno o prima di stagione – poi non perdiamo. Lo dicono i numeri”
Addio ai sogni playoff: “Dovevamo salvarci. La parola “sogni” è consentita a tutti. Noi, con i piedi per terra, diciamo che possiamo guardare sotto e sopra. Ad Ancona andiamo per fare punti e riscattare l’amaro in bocca di oggi, con una sconfitta che però non mina spirito, certezze e qualità del gruppo”.
