PROMOZIONE – Marcaccio uomo simbolo del Trodica, di nuovo in biancoazzurro dopo qualche stagione: “Sant’Elpidio, Colli e Treia le pretendenti”
Con la netta vittoria di domenica scorsa davanti al pubblico amico contro l’Elpidiense Cascinare, il Trodica ha ritrovato la vetta della classifica in coabitazione con l’Atletico Porto Sant’Elpidio, fermato sul pareggio dall’Aurora Treia targata Lube. Quella scorsa non è stata una gara come le altre per Paride Marcaccio, grande ex della partita, visto i suoi recenti trascorsi con la maglia dell’Elpidiense Cascinare, con cui due anni fa ha vinto un campionato di Prima Categoria da assoluto protagonista, scrivendo una pagina importante della storia della società rossoblù. Ed è proprio l’esperto difensore classe 1990 a ripercorrere le emozioni e il match di domenica pomeriggio che lo ha visto partire dal primo minuto al centro della difesa, disputando un’ottima prova.
“Era da Marzo che non giocavo per novanta minuti, anche perché poi lo scorso anno ho avuto dei problemi fisici. Sentivo la partita anche perché non ero al cento per cento della condizione fisica, ma grazie all’aiuto dei miei compagni che ti mettono sempre nelle condizioni di fare bene, è andata bene. Il primo tempo è stato bloccato e un po’ teso, poi nella ripresa con l’uomo in più siamo venuti fuori grazie anche alle qualità individuali che abbiamo in rosa. È stata una bella emozione affrontare l’Elpidiense, anche perché con mister Buratti e Ciaramitaro che era fuori infortunato, abbiamo vinto un campionato. Peccato solo che siamo rimasti una sola stagione. Fino all’ultimo non sapevo di giocare titolare, anche perché il mister decide la formazione all’ultimo e quindi quando me lo ha comunicato sono rimasto un po’ spiazzato“. Dopo aver vinto lo scorso anno il suo secondo campionato consecutivo con la maglia della Settempeda, quest’estate Marcaccio ha deciso di ritornare a Trodica: ” Con mister Buratti c’è un rapporto fantastico. Siamo amici anche fuori dal campo. È una persona schietta, che ti dice le cose come sono e quindi lo ammiro per questo. Sarei rimasto anche a San Severino perché è una piazza importante, con una società fantastica, ma quando il mister quest’estate mi ha chiamato non ci ho pensato due volte, anche con il rischio di non giocare mai, perché come si dice, casa è sempre casa”.
Una società ambiziosa, un gruppo forte e unito e una tifoseria calorosa e passionale sono tutti fattori che alla lunga possono fare la differenza:” È cambiato tutto rispetto a qualche anno fa. La prima cosa che ho notato è che c’è un gruppo fantastico e unito e sinceramente quando sono tornato non me lo aspettavo. Ci sono tanti giocatori forti, di categoria superiore, ma sono tutti ragazzi umili. Anche la mentalità è cambiata, perché comunque quando ci sono giocatori abituati a vincere campionati è diverso. Anche la società ha cambiato mentalità, crescendo molto e capendo gli errori commessi in passato. I tifosi sono spettacolari, sono il nostro uomo in più“. Una settimana particolare per il Trodica e che sabato pomeriggio culminerà con il primo grande appuntamento della stagione, ossia il big match in trasferta contro il Porto Sant’Elpidio, che condivide il primato a pari punti con il team di Buratti:” Il Porto Sant’Elpidio, insieme all’Azzurra Colli, all’Aurora Treia e qualche altra squadra, sono le maggiori pretendenti al titolo. È una squadra organizzata, che gioca bene e ha grandi giocatori in rosa. Ha un allenatore come Andrea Mengoni che di calcio ne mastica. È una settimana particolare perché queste partite di solito si preparano da sole, ma con il mister siamo concentrati e ci stiamo preparando bene nonostante abbiamo qualche infortunato. Noi dobbiamo essere umili e affrontare questa partita con tranquillità. L’obiettivo è divertirsi ogni domenica. Sarà sicuramente una bella partita”. Infine, per chiudere: ” Lo ho detto al mister: se vinco il campionato qui a Trodica appendo gli scarpini al chiodo e vado a giocare e a divertirmi in Seconda Categoria con i miei amici. Sono stato qui otto anni e spesso ci siamo andati davvero vicino. Mi auguro di vincere il campionato con la squadra del mio paese, così da coronare il mio segno e dopo dedicarmi ai festeggiamenti con il popolo di Trodica. L’obiettivo, non ci nascondiamo, è quello di arrivare in fondo e vincere. Poi ci sono tante dinamiche in una stagione, vedremo alla fine”.
