SERIE C – Il dg gialloblu Andrea Tubaldi fa chiarezza: “Il mister sta ragionando sulla proposta tecnica, non è una questione economica”. Lunedì la risposta
“Ho incontrato sia il ds Andreatini sia mister Protti. Andreatini l’ho sentito più possibilista, mentre Protti sta ragionando sul progetto. Non è assolutamente una questione economica né di presunti rapporti deteriorati”. Il dg della Fermana Andrea Tubaldi ha fatto luce sulla questione che tiene banco in casa gialloblu dopo una serie di ricostruzioni e analisi.
“Lunedì ci risentiremo”, ha detto. Così abbiamo incalzato. “Direttore, se Protti dicesse di sì sarebbe lui il prossimo allenatore della Fermana”. La risposta. “Certo, perchè no? Ma ho detto a Stefano che capirei se non accettasse il ridimensionamento del progetto. Al suo posto avrei avuto anche io qualche remora. Ho previsto giusto quattro o cinque over, di più non ce ne potremo permettere. E’ bene che si sappia da adesso, la situazione deve essere chiara. Il mister ha fatto tanto per arrivare in C, vive di calcio, ripartire con molti ragazzi non sarà facile. Preferirei uno che alzasse la mano subito e non ad agosto o settembre in situazioni delicate”.
Per il dg anche l’occasione di chiarire alcune ricostruzioni. “Al mister non ho imposto niente, l’ho convocato cinque volte solo per ribadire l’importanza della valorizzazione dei giovani, unica cosa che ci può dare futuro. Visioni differenti? Si cresce anche così e tutti, durante l’anno, abbiamo remato dalla stessa parte per un obiettivo comune. Problemi tra lui e Andreatini? No, si sono rivisti a Cesena durante una partita dei playoff. Tra persone normali e intelligenti ci si compatta. Alla Fermana non esistono yes man”
Con Protti, nell’ultimo incontro Tubaldi ha discusso di futuro. “Ma non di calciatori, logicamente ci saranno tanti under e magari la squadra sulla carta si indebolirà. Lo scorso anno abbiamo fatto un miracolo e i miracoli si fanno una volta (anche se ne servirebbe un secondo, ndr), abbiamo rimesso in piedi calciatori infortunati, li abbiamo fatti giocare per 30 partite, ci è andato davvero tutto bene e la fortuna è stata dalla nostra. Prossimo staff tecnico? A Stefano piacerebbe rimanere con i suoi collaboratori attuali. Ma prima dei dettagli bisogna sposare la causa, il resto è tutto secondario e tutto superabile”.
