Neve e problemi per le scuole, Saltamartini lancia la proposta: “Calendari scolastici differenziati per la montagna”

Il sindaco di Cingoli: “Le lezioni potrebbero iniziare prima e prevedere pause invernali”

Scuola aperte dopo una copiosa nevicata, e serrande abbassate in occasione della festa del patrono di Sant’Esuperanzio. Su questo tema si è aperta fra gli abitanti di Cingoli. Un paese fortemente colpito dal maltempo negli ultimi giorni, ma abituato e attrezzato, rispetto ad altri comuni situati sulla costa, a fronteggiare tempestivamente nevicate e gelo. 

A giustificare tale decisione, è lo stesso primo cittadino di Cingoli Filippo Saltamartini con un lungo post su facebook. “Quando i trasporti sono regolari e le strade percorribili non spetta al Sindaco decidere se una scuola può rimanere aperta o essere chiusa. Il provvedimento del Sindaco può intervenire solo quando non vi siano altri strumenti normativi, e solo a garanzia della pubblica incolumità. 

E’ necessario, al contrario, che siano modificati i calendari scolastici, facendo iniziare prima i corsi, per prevedere pause invernali in questi casi. Invierò una lettera ai dirigenti scolastici ed ai rappresentanti dei genitori e degli studenti, affinchè possano valutare, nell’ambito delle loro prerogative, questa possibilità”. Un’iniziativa, quella del primo cittadino cingolano, da non sottovalutare essendo, determinati territori, a forte rischio rispetto ad altri ma, allo stesso tempo come già detto, adeguatamente attrezzatti per rendere strade e uffici pubblici accessibili a tutti.

“In questi giorni – prosegue Saltamartini – molti docenti, gran parte del personale amministrativo e tanti studenti si relazionano con le Amministrazioni civiche chiedendo, in caso di nevicate, la chiusura delle Scuole. Ogni avviso meteo si accompagna a una moltitudine di queste richieste. Il provvedimento sindacale di chiusura può essere adottato solo se i trasporti scolastici non sono garantiti o se vi siano altri pericoli per la pubblica incolumità, altrimenti puo’ costituire eccesso di potere o illecito penale. Deve essere chiaro a tutti che le Amministrazioni pubbliche devono concorrere a garantire con efficienza, la regolarità dei servizi scolastici, ospedalieri e delle attività private e non a gravarle di interruzioni o addirittura della loro chiusura. Un Comune di 10mila abitanti come Cingoli mette in campo 12 mezzi operativi, tra trattori, terne e persino una turbina e turni di 18 ore per dipendente. Facciamo un’analisi comparativa con altri Comuni e con le stesse Province, per verificare come stanno le cose. Chiudere scuole, attività private o servizi pubblici ha un’incidenza molto negativa non solo sul valore del reddito nazionale PIL, ma anche sull’immagine internazionale del made in italy, che non può arrestarsi per le nevicate. E’ responsabilità di tutti, sopratutto di ogni genitore ma anche dei dipendenti statali delle Scuole, condurre la nostra Nazione “verso i suoi più alti e immancabili destini”. Insomma, il primo cittadino di Cingoli ha difeso con forza la sua decisione, giustificandone i pro e i contro, consapevole delle difficoltà che un simile territorio possa avere in determinati periodi dell’anno senza però piangersi addosso essendo preparati ad ogni tipo di evenienza. Del resto, a Cortina o in altri paesi alpini dove la neve è all’ordine del giorno, le scuole e gli uffici pubblici dovrebbero restare sempre chiusi?”.

Alessandro Molinari
Author: Alessandro Molinari

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