Il responsabile del settore giovanile della Recanatese racconta la sua esperienza
Una giornata piena di forza, di amore per la vita e anche un bel sorriso per Leonardo Scodanibbio, responsabile del settore giovanile della Recanatese, che ha raccontato così la sua esperienza. “Gennaio 2024, solito tragitto scuola campo degli allenamenti. Fermo nel traffico, subisco un brutto tamponamento, e dagli accertamenti che seguono si scopre che c’è qualcosa che non va, qualcosa di silente, nascosto, che non c’entra nulla con l’incidente. Conoscere a 33 anni la parola tumore quando ti senti in perfetta forma, invincibile, sei felice della tua famiglia, del tuo lavoro è un qualcosa che ti porta a vedere le cose con degli occhi differenti. Ricordo ancora le parole della dottoressa:” Leonardo probabilmente qualcuno ti ha protetto, era il momento di scoprirlo, alcune cose hanno una spiegazione altre no, ma siamo in tempo.”
“La cosa che più mi ha pesato in questo anno – continua a raccontare Leonardo – è stato portare la preoccupazione negli occhi degli affetti delle persone a me più care, il giorno dell’operazione, delle visite, o semplicemente nell’attesa dei risultati delle analisi. Fondamentalmente lo insegna anche la Walt Disney, nella vita ci sono le persone buone e quelle cattive, un po’ come per le malattie. E circondarsi di persone buone fa la differenza, “salva la vita”. Tutto questo fino ad oggi, dove al controllo non c’è più traccia di nulla. Avevo 33 anni e un tumore. Ora ne ho 34 e non l’ho più“. La partita più importante è stata vinta.
