SERIE C – Parla capitan Manuel Giandonato: “Spero che questo venga recepito da tutti, non ci sono motivi di preoccupazione, un mese fa con l’Alessandria avremmo perso”
Dopo lo 0-0 casalingo con l’Alessandria con rigore sbagliato da Fischnaller al 90′, il centrocampista della Fermana Manuel Giandonato si è presentato in conferenza stampa per parlare da capitano. “E’ semplicemente un periodo in cui tutto ci gira storto – ha detto il capitano -. Un rigore in cui Fisch è un po’ scivolato, una respinta sulla linea col difensore che non si è nemmeno accorto. Non dimentico nemmeno Carrara: sabato scorso contro una squadra che era la terza forza del campionato meritavamo di chiudere in vantaggio il primo tempo. Abbiamo subito un rigore nella ripresa e siamo tornati a casa lavorando a testa alta”.
E’ una difesa a spada tratta quella fatta dall’abruzzese classe ’91 cresciuto nel vivaio della Juve con tanto di esordio in Serie A. “Inizialmente dovevamo sistemare il dettaglio delle palle inattive a sfavore e lo abbiamo fatto, dovevamo aumentare l’attenzione ed è stato fatto. Con l’Alessandria abbiamo fatto partita che dovevamo, non rischiano nulla e creandoci gli episodi. Loro ci hanno impensierito giusto con un paio di ripartenze, d’altronde il contropiede è la loro caratteristica migliore…”.
Il capitano è stato anche il primo ad andare verso il pubblico alla fine della partita, per prendersi anche qualche fischio che fa parte del gioco. “Ho tante partite alle spalle, io e i più esperti siamo già passati in queste situazioni. Vorrei però che tutti ci stessero vicino, soprattutto per far stare sereni i giovani. Spero si recepisca che questo è un progetto nuovo, con gruppo rinnovato, una nuova società, una nuovo staff alla prima esperienza. Bisogna scindere quest’anno dalla delusione dell’ultima retrocessione, mi auguro che lo facciano tutti, anche quei pochi tifosi che fischiano. Questa Fermana è in linea con i programmi e i conti si fanno alla fine. Ci mancano 30 punti alla salvezza. Forse e dico forse abbiamo sbagliato solo la gara con l’Imolese, l’atteggiamento è stato sempre giusto. Non arrivano i risultati? Noi siamo sereni, seguiamo l’allenatore dal martedì alla domenica”.
Da Giandonato un pensiero anche a Fischnaller e Bunino. Il primo ha sbagliato il rigore, il secondo è entrato in un vortice. “Il rigorista? Lo decide il mister sul momento, credo che gli attaccanti in primis abbiano bisogno di far gol per tanti motivi (anche se, nel 2018-19, il rigorista della Fermana non era Lupoli ma Giandonato, chi ricorda l’impresa di Pordenone?, ndr). Bunino? Deve soltanto continuare a lavorare come sta facendo, da compagno lo vedo tutti i giorni, bisogna dirgli grazie per il sacrificio che sta facendo, non è facile battagliare sempre facendo un gran lavoro per la squadra. Non è che sta lì a non fare un metro e a farsi i fatti suoi, gli va fatto un plauso e dobbiamo cercare di farlo sbloccare”.
Una battuta anche sul suo rendimento. Intanto Giandonato ha giocato 12 partite su 13, grande media considerando che in estate si ipotizzava che il centrocampista ne potesse fare giusto una ventina in tutto l’anno. “Sono 15 anni che sento le stesse cose, Giandonato non corre, non difende, non regge. Credo dipenda dai contesti e dagli allenatori. Mi sto esprimendo bene, il numero delle gare giocate lo vedremo poi. Anche quattro anni fa a Fermo feci più di 30 presenze. Al 65′ mi toglievano, ma le 30 presenze valgono uguale”.
