Verranno notificate al titolare dell’attività sanzioni amministrative pecuniarie per circa 3000 euro
I poliziotti di Ancona, unitamente a personale S.I.A.O.E. dell’AST di Ancona, Servizio veterinario, hanno effettuato un controllo presso un minimarket sito in Corso Stamira ad Ancona dove venivano venduti prodotti alimentari. All’interno erano presenti i familiari del titolare (un cittadino del Bangladesh di 28 anni) il quale, al momento, era assente.
Le posizioni lavorative di questi ultimi sono tutt’ora al vaglio per verificare la regolarità amministrativa in quanto, da un primo controllo, risulterebbero lavorare in nero. L’attività presenta un’area dedicata alla lavorazione delle carni che però è risultata essere completamente abusiva. Inoltre le pessime condizioni igienico sanitarie hanno reso necessaria la chiusura immediata dell’esercizio per preservare l’incolumità e la salute pubblica.
La Polizia di Stato ha verificato inoltre che nel retro del negozio vi era una cella frigorifera, ormai dismessa, che era divenuta un giaciglio con tanto di materasso, coperte e bottiglie di birra vuote, utilizzato verosimilmente come luogo per bivaccare. I pavimenti, come anche le strutture murarie, erano infine fatiscenti ed i sanitari del bagno completamente distaccati dai muri. Verranno notificate al titolare dell’attività sanzioni amministrative pecuniarie per circa 3000 euro. Lo stesso titolare, a Capodanno, era stato sanzionato (1000 euro) per avere venduto una bottiglia di vino, dopo la mezzanotte, ad un cittadino tunisino di 27 anni, in tal modo violando l’ordinanza del sindaco di Ancona del 23 dicembre scorso che vietava di introdurre in piazza Pertini (luogo del concerto di fine anno) bottiglie, contenitori in vetro e lattine, così come la vendita, l’asporto e la detenzione di bevande aventi gradazione superiore a 5 gradi. Il cittadino tunisino, nell’occorso, era stato fermato e controllato proprio mentre stava uscendo dal predetto esercizio commerciale con la bottiglia in mano.
