CICLISMO – Indelebile il ricordo dell’Aquila di Filottrano a 365 giorni di distanza dalla sua scomparsa
di Michele Raffa
Manca si. Manca a tutti Michele Scarponi che proprio un anno fa ha lasciato un vuoto incolmabile nel mondo sportivo non solo nazionale, ma mondiale. Perché sì, tutti, ma proprio tutti, conoscevano Scarpa. Un vuoto che in 365 giorni è stato riempito grazie ai numerosi ricordi, non solo sportivi, ma quelli lasciati nei cuori di coloro che lo hanno vissuto, anche solo per un attimo. Sulle strade è impensabile non fare riferimento alle sue indimenticabili imprese, dagli esordi nelle Classiche del Nord (oggi si corre proprio la Liegi-Bastogne-Liegi dove per quattro edizioni ha chiuso nella top ten) alla vittoria del Giro d’Italia dopo la squalifica di Contador, sino all’ultimo trionfo, sulla collina di Innsbruck nella prima tappa del Tour oh the Alps, 17 aprile 2017. È questo l’ultimo successo con il quale ci ha lasciato l’Aquila di Filottrano, volando in cima prima di tutti, per poi spiccare il volo definitivo lo scorso 22 aprile. Un sabato mattina come tutti gli altri, rientrato a Filottrano dalla corsa alpina, non ha potuto far a meno della sua bicicletta, lasciata pochissime ore prima a Trento nella tappa conclusiva. C’era da preparare e onorare al meglio il Giro d’Italia, la sua dodicesima corsa rosa che, successivamente, avrebbe corso con i gradi di capitano della sua Astana. Non ce l’ha fatta. Di qua e di là, appare Franky, il pappagallo che gli faceva compagnia durante i suoi allenamenti, come per dire “Eccomi qui, non vi lascerò mai”.
Il ricordo di Scarponi è vivo, chilometro dopo chilometro, corsa dopo corsa, . Omaggiato alla Tirreno-Adriatico con lo speciale arrivo nella sua città, Michele verrà ricordato sì nei 21 giorni di corsa, ma soprattutto nella doppia tappa marchigiana del Giro con arrivo e partenza da Osimo il prossimo 16 e 17 maggio.
