“Scardina al Fano? Un attaccante ci serve come il pane, all’Eccellenza non penso nemmeno”

SERIE D – Alla presentazione del presidente Guida ha parlato anche il neo-dg Pierluigi Petritola: “Il mercato non è facile, viste molte partite”

Nel corso della presentazione del nuovo presidente Salvatore Guida (leggi l’articolo precedente) è intervenuto anche il neo dg Pierluigi Petritola, con cui si è parlato anche del caso Filippo Maria Scardina, attaccante romano classe ’92, tanta esperienza in C – qualche mese anche all’Alma nel 2019 – che la precedente gestione aveva in pratica preso a dicembre. Scardina, però, a Fano in realtà non ci è tornato mai. Possibile che lo faccia adesso?

Siamo in contatto col procuratore che conosco da un po’ – ha detto Petritola -, una punta ci serve come il pane e se Scardina volesse venire lo aspettiamo qui. Stiamo rastrellando il mercato. Non è facile, gli svincolati sono fuori allenamento. I pochi che son caduti dai professionisti si sono quasi tutti accasati. Ci stiamo provando con tutte le nostre forze, faremo del nostro meglio sperando di sbagliare poco. Vogliamo salvarci – ha continuato -, all’Eccellenza non penso nemmeno. Non sono venuto a Fano per retrocedere“.

“Quando il presidente Guida mi ha chiamato per dirmi che aveva preso il Fano sono stato contentissimo. La piazza la conosco, in questa categoria è una delle migliori d’Italia. Ho visto giocare questo Fano dal vivo con L’Aquila nella gestione Scorsini (1-2 a novembre, ndr) quando c’era Tenkorang perfetto per quel gioco. Ho visto il bel pareggio per 0-0 ad Ascoli con l’Atletico, quando il Fano poco prima dell’arrivo di Cornacchini rimase in dieci quasi subito. Fu un punto ottimo. Poi sono andato a Termoli di recente quando sapevo che il presidente stava per chiudere l’affare. Perdere al 92′ su rigore che non c’era ha fatto male. Ora dobbiamo capire che gli scontri diretti non si possono perdere, valgono doppio. Mi chiedete la punta? Dico che se Padovani sta bene è un attaccante ottimo, dobbiamo salvarci, è l’unico obiettivo della squadra e della città. Chiedo unione d’intenti, non vogliamo insulti, mugugni, ma critiche costruttive”.

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