Scacco alla gang dei pusher magrebini: sette in manette, ventisette indagati

La banda spacciava hashish in tutta la provincia di Ancona

Ventisette persone indagate, quindici per associazione finalizzata allo spaccio di stupefacenti, undici per detenzione e spaccio di stupefacenti e una per falsità in registri, sette persone arrestate in flagranza nel corso delle indagini. Sequestrati un appartamento, 3 veicoli e un conto corrente, eseguite 15 perquisizioni domiciliari. Sono i numeri dell’operazione condotta, da marzo del 2017, per circa un anno, dai militari del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo dei Carabinieri di Ancona e coordinata dai dott. Paolo Gubinelli e Daniele Paci della Procura di Ancona-Direzione distrettuale antimafia, che ha consentito di individuare un’organizzazione criminale, composta principalmente da cittadini magrebini, dedita al traffico di sostanze stupefacenti, soprattutto “hashish” e in alcune circostanze anche “cocaina”, che venivano immesse con continuità nell’intera provincia dorica.

L’organizzazione, attraverso contatti anche con fornitori di altre Regioni d’Italia (Emilia Romagna e Lombardia), era in grado di far giungere ingenti quantitativi di “hashish”, e nello specifico una particolare qualità chiamata “barbuka”, confezionata in “ovuli”, di ingente valore economico e ad alto contenuto di principio attivo. Ogni ovulo, di circa 10 grammi, veniva venduto sul mercato al prezzo variabile dai 100 ai 150 euro.

L’organizzazione aveva diversi promotori che ricoprivano anche il ruolo di referenti locali per alcune zone di spaccio nella provincia. In particolare Ancona, Chiaravalle, Falconara Marittima e Montemarciano, Jesi e Santa Maria Nuova. Ogni referente locale si avvaleva di una fitta e stabile rete di spacciatori, anche italiani, detti in gergo “cavallini”, che avevano il compito di smerciare in dettaglio la droga.

Nel corso delle indagini sono state arrestate in flagranza di reato 7 persone, sequestrati circa 18 kg di hashish e di 15 grammi di cocaina e la somma contante di 15mila euro. Nel corso della mattinata i militari del Comando Provinciale di Ancona hanno proceduto, in esecuzione di provvedimento emesso dal Gip  di Ancona, al sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, di una BMW “320D” nella disponibilità del  referente della zona di Jesi e Santa Maria Nuova, un conto corrente bancario, una Fiat “Multipla” ed un motociclo Aprilia “Atlantic 500” nei confronti del referente della zona di Ancona, ed un appartamento in Conselice (RA) nei confronti di  uno dei rifornitori di stupefacente per l’organizzazione. 

Franco Cameli
Author: Franco Cameli

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