ECCELLENZA – Il tecnico debuttante Simone Ricci fiero dei risultati ottenuti finora: “Ho imparato e sono cresciuto molto, sono fortunato a guidare un gruppo fantastico: sarebbe un peccato mollare ora”
di Michele Raffa
Solo pochi coraggiosi avrebbero scommesso a bocce ferme sul Sassoferrato Genga in piena lotta playoff, al debutto in Eccellenza, a cinque giornate dal termine. L’avvio di campionato poi, ha fatto ricredere tutti trasformando la formazione allenata dal giovanissimo Simone Ricci da sorpresa a piacevole certezza. “Abbiamo trovato una continuità di risultati che è sorprendente per una neo promossa – afferma il tecnico biancazzurro – Avere 43 punti ed essere al quinto posto al primo anno assoluto nella massima serie regionale vuol dire molto. La squadra nel corso della stagione è cresciuta molto sul piano mentale. Un elogio particolare lo vorrei rivolgere ad Alessandro Ferretti e a Giovanni Corazzi (entrambi difensori ndr) due esempi di assoluto valore che dalla Prima, sono stati protagonisti del doppio salto in Eccellenza e anche quest’anno hanno mostrato margini di crescita esponenziali meritando la categoria. Ma il merito è di tutti. Scendere in campo con la giusta determinazione per affrontare le partite è stato il punto cardine di tutta la stagione fin qui”. Nella finestra invernale, a difendere i pali del Sassoferrato Genga dalla Jesina (serie D) è arrivato Simone David, il quale ha blindato per oltre 810 minuti la propria porta rendendo la difesa un vero e proprio bunker inespugnabile. Ora però arriva il bello. Ricci potrebbe regalare un sogno a una città intera, disputare al primo colpo i playoff, ma c’è ancora un minimo gap da ricucire con la seconda della classe per poter rientrare nella griglia definitiva. “Non ci tiriamo affatto indietro, anche se l’obiettivo stagionale è stato ampiamente raggiunto. L’appetito vien mangiando e allora è giusto essere protagonisti fino alla fine. Domenica andremo a Fossombrone e non sarà affatto semplice. Avremo di fronte una squadra agguerrita reduce da una pesante sconfitta casalinga (3 a 0), noi però non ci faremo intimorire anzi, dovremo scendere in campo con la mente libera da qualsiasi tipo di pressione”. Così come per il Sassoferrato Genga, anche per Simone Ricci si tratta di un autentico battesimo alla guida di una squadra nella massima serie regionale. Ma quanto è cresciuto il Ricci allenatore? “E’ un’esperienza che mi ha formato molto. Poi ho la fortuna di guidare un gruppo che prima di essere squadra sono amici veri e questo in campo si nota. La difficoltà è quella di avere gli occhi vigili di un intero paese. Non è mai semplice essere profeti in patria, ma la i miei ragazzi, nel passato ex compagni, mi hanno sempre dato una grossa mano confrontandosi e assecondando le mie decisioni che, nel bene o nel male, ci hanno portato dove ora siamo”.
