ECCELLENZA – L’attaccante in gol a Tolentino, ducali tornati al quarto posto in pieni playoff. “Ora non sottovalutiamo la Jesina”
Ha rilanciato le proprie quotazioni espugnando 0-1 lo stadio della Vittoria l’Urbino di mister Ceccarini che si è riportato al quarto posto solitario in classifica grazie al gol di Matteo Sartori, con i gialloblu che tornati a -6 dalla Civitanovese in vetta in queste ultime cinque gare rimaste possono ancora puntare a lottare per la vittoria del campionato: “In questo momento si fa fatica a fissare l’obiettivo primo posto, secondo o terzo – ci dice in apertura l’attaccante gialloblu – secondo me bisogna pensare partita per partita, fare il meglio che si riesce, vincerne il più possibile e poi sicuramente se si riesce a fare un filotto importante in queste ultime partite ce la si può giocare anche per finire in testa visto che comunque in questo campionato indipendentemente dalla posizione di classifica si può vincere e perdere con tutte e l’ha dimostrato la Civitanovese, il Montecchio, ma anche noi. Quindi è importante pensare partita per partita e fare il meglio che si può, per crederci io ci credo sempre e anche la squadra”.
Una vittoria contro il Tolentino arrivata sette giorni dopo la sconfitta interna con il Castelfidardo che era riuscito ad agganciare i ducali in graduatoria: ”Abbiamo interpretato bene la partita dal punto di vista tattico, sapevamo che con il loro modo di giocare potevamo metterli in difficoltà se andavamo a prenderli su alti – racconta Sartori – se li pressavi mentre uscivano dall’area e quindi li abbiamo fatti giocare, aspettandoli a metà campo e puntando sulle nostre ripartenze, ci hanno concesso nei primi minuti l’azione che ha portato al mio gol, poi la partita si è messa un po’ in discesa anche per il loro modo d giocare, di muovere molto la palla cercando di farti uscire, ma se resti attento e non esci con quel modo di giocare se prendi gol è molto pericoloso perché poi durante la partita, se non forzi mai la giocata, se gli avversari non escono, trovare il gol diventa una corsa contro il tempo che secondo me non è tanto producente”.
Una rete che ci voleva per il morale dell’attaccante gialloblu che nelle ultime gare in tre occasioni su quattro non era riuscito a trasformare i calci di rigore accordati alla sua squadra, errori che alla fine si sono sempre rivelati ininfluenti per l’Urbino che in entrambe le occasioni comunque aveva ottenuto il successo: “Già nella partita con la Sangiustese avevo sbagliato un rigore, ma avevamo comunque conquistato i tre punti, facendomi perdonare con un assist. Nella partita col Montecchio ci tenevo a fare bene, non tanto perché era la mia squadra – spiega Matteo – ma perché abbiamo un obiettivo in testa e vogliamo portarlo avanti fino alla fine. Il rigorista ero io e quando abbiamo preso il primo l’ho battuto con tranquillità, ma purtroppo anche se si è bravi a calciarli non va sempre bene e il portiere me lo ha parato. Sul secondo mi sono ripreso la responsabilità, perché non sono uno che se cade da cavallo poi non risale, la faccia ce la metto, quindi l’ho tirato e ho fatto gol poi il terzo ci avrebbe portato in vantaggio, ma purtroppo l’ho sbagliato di nuovo. Poi abbiamo vinto lo stesso, quindi per fortuna non sono pesati sulla squadra. A livello personale quando succedono queste cose, quando non ti viene bene il tuo lavoro che in questo caso era far gol su rigore – osserva la punta dei ducali – ti senti un po’ deluso, ma non mi sono abbattuto, ho continuato ad allenarmi al massimo e domenica è arrivata la soddisfazione di far vincere la squadra con un mio gol, ma il merito è stato di tutta la squadra”.
Domenica prossima allo stadio Montefeltro arriva una Jesina in piena crisi di risultati e contestata dai tifosi, una buona occasione per avanzare ancora in classifica, ma anche una sfida in cui sarà necessario evitare distrazioni: “Affronteremo un avversario che sappiamo bene che imposterà la partita sulla fisicità, sull’agonismo, un avversario da non sottovalutare, ma noi siamo arrivati ad un punto che gli errori che abbiamo commesso ci hanno portato ad avere una consapevolezza – conclude Sartori – abbiamo capito che come squadra ci siamo e se vogliamo puntare a fare qualcosa di importante dobbiamo cominciare da questa partita”.