Mercoledì 30 marzo i sindaci marchigiani delle aree interne e dei comuni colpiti dal sisma, insieme all’assessore regionale Giorgia Latini, manifesteranno a Roma davanti al ministero dell’Istruzione per la tutela dei servizi scolastici presenti sul territorio: l’amministrazione comunale di Sarnano sarà in prima linea per difendere il proprio Liceo Scientifico, una vera eccellenza che da quasi 50 anni rappresenta un valore aggiunto per l’entroterra.
Infatti, a causa della scadenza delle deroghe concesse subito dopo gli eventi sismici del 2016,
sembrerebbe a rischio la concessione della prima classe del Liceo Scientifico per il prossimo anno scolastico 2022/2023. Una tale eventualità va assolutamente scongiurata in quanto rischierebbe di compromettere la necessaria continuità dell’offerta scolastica e, nel medio/lungo periodo, la stessa esistenza di questo prestigioso istituto.
Bisogna infatti comprendere che nell’entroterra, ancor più dopo il terribile impatto che il sisma ha avuto in ambito sociale ed economico, non si può ragionare solo con la fredda logica dei numeri, ma è necessario perseguire una politica di rafforzamento dei servizi essenziali che sia in grado di invertire la tendenza allo spopolamento. Per questo, i servizi scolastici – al pari di quelli sociosanitari – vanno garantiti con una capillarità che tenga conto della natura e della conformazione delle aree interne, caratterizzate dalla presenza di piccoli comuni e di una viabilità non certo agevole.
Vanno dunque garantite le necessarie deroghe che tendano a perequare i territori montani rispetto a quelli basso-collinari e costieri perché, diversamente, si andrebbe addirittura in contrasto con le misure di alcune strategie nazionali (la SNAI prima ed il PNRR oggi) tendenti proprio a favorire la crescita di queste aree attualmente ancor più svantaggiate.
L’amministrazione comunale di Sarnano, facendosi quindi portavoce di un ampio territorio che
abbraccia i comuni montani delle province di Macerata, Fermo ed Ascoli Piceno, chiede con forza che vengano adottati tutti i provvedimenti necessari a garantire l’istituzione della prima classe del Liceo Scientifico di Sarnano per il prossimo anno scolastico 2022/2023, sostenendo altresì tutti i comuni e tutti gli istituti che si trovino nella medesima situazione di rischio, perché, mai come in questa fase, l’unione di tutte le istituzioni può dare voce e forza ad un territorio spesso penalizzato proprio dalla sua frammentazione.
La manifestazione di Roma del 30 marzo prossimo servirà anche a far capire che il territorio è coeso e che le scelte che lo riguarderanno andranno adottate con criteri di equità e senza favoritismi di sorta, perché nella situazione di grave crisi che stiamo vivendo, qualsiasi diminuzione dei servizi scolastici in qualsiasi parte del territorio non sarebbe una perdita solo per quella porzione di area, ma una sconfitta per l’intero entroterra, che invece va preservato e valorizzato nella sua interezza.
