Santarelli colonna dopo l’Erasmus: “Tornato a Monturano per vivere d’emozioni”

ECCELLENZA – Il classe ’99 reduce da esperienza all’estero è il più vecchio nonostante i 25 anni. Il ricordo dei playout vinti a Jesi e le prime impressioni con Martinelli

di Angelica Mancini

Per l’ottavo anno, Luca Santarelli continua ad essere uno dei giocatori pilastro del Monturano. Lo abbiamo sentito per scoprire il suo punto di vista riguardo la squadra e la prossima stagione di campionato.
 
“Mi trovo veramente bene a Monturano, siamo come una famiglia. Sono rimasto qui perché mi sento un po’ in dovere nei confronti della società per tutto quello che mi ha dato in questi anni e perché mi ha permesso di crescere come ragazzo prima e poi come uomo, oltre che come giocatore. Lo scorso anno ci siamo guadagnati di restare in questa categoria con i playout, quest’anno ho come obiettivo, in primis, di migliorarmi e crescere io personalmente, così che potrò dare il mio contributo per far crescere ancora di più la società e la squadra in generale”.
 
Come ti stai trovando con il nuovo mister Martinelli?
“Lo conoscevo solo di nome, avendoci giocato contro. Sono passate solo due settimane ma mi sto trovando molto bene. È una persona seria, umile e mi rispecchio molto in lui, anche dal punto di vista dei valori. Mi piace quello che ci trasmette, soprattutto dal lato umano, non solo calcistico. Posso dire di essere molto contento di averlo come mister”.
 
Che tipo di squadra avete costruito quest’anno?

“È una squadra molto giovane. Basta pensare che io sono il più vecchio e sono del ’99, mentre fino a due anni fa ero il più piccolo in rosa. Mi fa un po’ strano, ma sicuramente è bello per il fatto che siamo tutti ragazzi giovani. Un’altra cosa positiva è che si vede che quest’anno tutti abbiamo voglia di dimostrare qualcosa e ci impegniamo al massimo negli allenamenti. È una cosa che non avevo mai vissuto prima ma devo dire che mi fa molto piacere. Vediamo se arriverà qualcun altro a darci una mano, ma senza dubbio punteremo molto sulla sfrontataggine in questo campionato”.
 
C’è una partita dello scorso anno che ricordi in modo particolare?
“Personalmente, la partita di andata contro il Montegiorgio, la quarta del girone d’andata, che è stata l’ultima che ho giocato prima di partire per l’Erasmus. Sono entrato in campo gli ultimi venti minuti e il capitano mi ha lasciato la sua fascetta. A fine partita tutti i tifosi mi hanno fatto il saluto e lo striscione per la partenza. È stato un momento che mi ha toccato molto, perché si vedeva che le persone erano contente per il fatto che andavo a fare quell’esperienza all’estero ma allo stesso tempo erano dispiaciute perché andavo via. Nell’ottica della squadra, indubbiamente la finale playout al Carotti di Jesi è stata un’emozione unica ed incredibile. Ed è stato proprio quello che ho provato in queste due partite a spingermi a voler restare a Monturano, perché vorrei vivere nuovamente delle emozioni di questo tipo”.
 
Come vi state preparando per l’inizio della stagione?

“Abbiamo iniziato la preparazione il 22 luglio. Io sono rientrato dopo un infortunio al retto femorale, perciò la prima settimana ho fatto perlopiù degli allenamenti da solo prima di riunirmi con il resto della squadra. Il mister ci fa sudare parecchio e stiamo lavorando sodo. La mattina è la parte più difficile sul campo del sintetico nuovo che è ardente. Stiamo provando a crescere e per farlo siamo partiti dagli errori che abbiamo commesso nelle due amichevoli che abbiamo già disputato, discutendone e lavorandoci durante gli allenamenti. Non avevo mai fatto una preparazione in Eccellenza così tosta, ma sono sicuro che tutto questo darà i frutti.”
 
Prossime amichevoli in programma?
“Dopo quelle che abbiamo già giocato contro il Mosciano, una squadra dell’Eccellenza abruzzese, e il Casette Verdini, ne abbiamo in programma altre tre, contro il Grottammare, la Palmense e l’Elpidiense Cascinare”.

Author: redazione