Sanità Picena, i sindacati: “Si nomini subito il nuovo direttore dell’AST”

Tante e gravi le situazioni da risolvere

Non accennano a diminuire i problemi della sanità picena. I sindacati lanciano l’allarme sui rischi che il settore sta vivendo ormai da tempo. “Di problematiche e urgenti ce ne sono un’infinità. Forse la più grave è il mancato riconoscimento dei tempi di vestizione contemplati dal contratto nazionale di lavoro e risalente ormai dal 2018- spiega Giorgio Cipollini della Fp Cisl– I dipendenti hanno cumulato 5 anni di arretrati, con un credito di 6mila euro a dipendente, con 1200 dipendenti coinvolti su 2100 in totale. C’è un debito dell’azienda attorno ai 6 milioni di euro. La situazione ambientale è pazzesca, con tensione e nervosismo. Un altro problema, anche importante, è la liquidazione della produttività collettiva riferita al 2021 e 2022: questo coinvolge il 100% dei dipendenti, con 8-900 euro a testa di media. Il terzo aspetto sono le progressioni economiche di carriera, che riguarda un 45-50% del personale, con 7-800 euro a testa-prosegue- Il credito dei dipendenti è elevato, con gran parte di loro che non ha fruito gran parte di ferie, con circa 100 giornate fino ad oggi. Una situazione esplosiva e sconcertante che nessuno, se non gli addetti ai lavori, si può rendere conto. L’attuale Commissario ( Roberto Grinta, ndr) sta qui per dare una copertura formale al posto, ma stiamo aspettando che la Giunta nomini il direttore generale al quale presenteremo l’attuale situazione. Se per l’estate non si sbloccheranno gran parte dei problemi, ci sarà un vero e proprio caos”

“I tempi di vestizione è il tema più importante da risolvere. Abbiamo dato un ultimatum all’Ast per adempiere e qualora non accadesse, partiremo con i ricorsi- aggiunge Viola Rossi della Fp Cgil -C’è la proroga dei contratti fino al 30 giugno per i precari, mentre a Fermo la proroga c’è stata fino a settembre. Questo creerà un problema per le ferie estive. A Teramo ci saranno nuove assunzioni e i nostri infermieri stanno andando lì perché i contratti sono più lunghi. C’è un trattamento diversificato che permane ancora oggi. A Fermo si fa una scelta, ad Ascoli un’altra- prosegue Rossi- Ci sarà l’incremento per il fondo del salario accessorio ed è una decisione importante dopo le nostre rivendicazioni, ma rimane la distanza con gli altri salari degli altri territori. Siamo in attesa di sapere chi sarà il nuovo direttore per riprendere in mano una serie di problemi. Molti dipendenti hanno vinto il concorso e hanno il diritto di svolgere il loro incarico, ma siamo in attesa della loro formale attribuzione- prosegue- C’è stato un mese di limbo dopo il passaggio di testimone tra Commissari, ma aspettiamo l’incarico definitivo per costruire serie relazioni sindacali, altrimenti riprenderemo la mobilitazione”.

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