di Gioele Pincini
La situazione della sanità nelle Marche si fa sempre più critica, con un sistema che, secondo Uil e Uil Pensionati Marche, sta diventando sempre più costoso e inaccessibile per molti cittadini. Le lunghe liste d’attesa e l’aumento delle rette delle strutture sociosanitarie sono i principali fattori che stanno penalizzando gli utenti, specialmente quelli meno abbienti.
Secondo Marina Marozzi, segretaria generale della Uil Pensionati Marche, le liste d’attesa interminabili spingono chi può permetterselo a rivolgersi al settore privato, lasciando indietro chi non ha le risorse economiche per farlo. “Come evidenziato dalla Fondazione Gimbe sui dati Istat, ogni marchigiano ha speso in media 638 euro nel 2023 per curarsi, ma il dato più allarmante è che il 9,7% dei cittadini ha rinunciato alle cure per motivi economici, una percentuale ben al di sopra della media nazionale del 7,6%, con le donne particolarmente penalizzate”.
Azzeramento del Fondo di Solidarietà e aumento delle rette
Claudia Mazzucchelli, segretaria generale della Uil Marche, punta il dito contro le scelte di bilancio della Regione, che hanno portato all’azzeramento del Fondo di Solidarietà, utilizzato dai Comuni per aiutare i cittadini meno abbienti a sostenere le rette delle strutture sociosanitarie. “Invece di aumentare le risorse e ampliare la platea dei beneficiari, includendo anche gli anziani non autosufficienti, la Regione ha scelto di eliminare questi sostegni, aggravando la condizione delle fasce più deboli della popolazione”, denuncia Mazzucchelli.
A complicare ulteriormente la situazione, la Giunta regionale ha autorizzato un aumento delle rette per le strutture destinate ai disabili. Sebbene siano stati stanziati 465.000 euro per coprire parte di questi costi nel 2024, le risorse derivano dal bilancio del 2025, lasciando scoperti gli utenti per l’anno in corso. Carlo Santini, delegato alla Sanità per la Uil Confederale Marche, sottolinea che “gli ospiti di queste strutture si trovano ora a dover sostenere direttamente questi rincari, senza alcuna compensazione immediata”.
Una misura insufficiente per gli anziani indigenti
Di fronte a questa emergenza, la Regione ha previsto un fondo di 4 milioni di euro per il triennio 2024-2027 a favore degli anziani non autosufficienti indigenti. Tuttavia, Uil Marche critica aspramente l’entità di questa misura, definendola “una semplice elemosina riservata a pochissimi”.
“Mentre si tagliano fondi essenziali per la popolazione più fragile, la Regione non ha mai fatto mancare il proprio sostegno economico agli enti gestori delle residenze per anziani, che continuano a ricevere aiuti periodici”, conclude la Uil Marche, denunciando una politica sanitaria sempre più orientata verso la privatizzazione e meno attenta alle esigenze dei cittadini.
La questione della sanità nelle Marche si conferma dunque un tema caldo e controverso, con un sistema che appare sempre più sbilanciato a favore di chi può permettersi di pagare e sempre più inaccessibile per chi si trova in condizioni di difficoltà economica.
