CALCIO – Lasciare la propria città non è un’operazione vincente per nessuno. A lunga scadenza l’idea potrebbe essere quella di costruire un’unica realtà
di Andrea Busiello
L’approdo della Sangiustese a Civitanova sembra avere un’unica finalità: quella di trovare una soluzione per creare un’unica realtà con l’attuale Civitanovese di Mauro Profili da qui a un lasso di tempo non lunghissimo. Lasciare la propria città è un’operazione dolorosa e che sicuramente non ha fatto piacere ai vertici dirigenziali rossoblu ma se la scelta è ricaduta sull’andare via dalla propria realtà probabilmente le motivazioni sono particolarmente forti, anche se negli ultimi incontri organizzati dall’amministrazione comunale nè il patron Tosoni e né il vice Grandinetti hanno presenziato agli incontri. Arrivare ad abbandonare la propria città è una scelta forte che probabilmente ha fatto virare le mire della società verso altre soluzioni per il futuro ma che rappresenta una sconfitta per tutti: per la politica, per la proprietà rossoblu e per i tifosi calzaturieri. Un terremoto che inevitabilmente ricadrà anche sulla squadra, costretta ad allenarsi a Montecosaro e giocare poi in un impianto che non sarà lo stesso degli allenamenti. Civitanova per ora ha aperto le porte per un’ospitalità ma è anche ovvio che l’ospitalità che verrà riservata alla Sangiustese non sarà memorabile. Da un lato perché i tifosi della Civitanovese non gradiscono l’approdo in città di un’altra realtà e dall’altro perché forse i sangiustesi che avevano la squadra nel cuore forse non seguiranno in maniera assidua i propri beniamini altrove. Guardando il tutto in prospettiva l’unica soluzione reale sembrerebbe essere quella di creare un’unica realtà con l’attuale Civitanovese anche perché dopo l’addio a Monte San Giusto difficilmente per il proseguo si potrà pensare a una Sangiustese che torni a Villa San Filippo. Lasciare la propria città è sicuramente una sconfitta di tutti e l’unica operazione logica guardando da qui a un futuro non troppo immediato sembrerebbe quella di unire le forze e, forse, far scomparire la Sangiustese.
Author: Alessandro Molinari
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